Google è quasi pronto con Google Editions
Il motore di ricerca pensa al più grande negozio online di ebook e investe sulle librerie indipendenti
I tempi per Google Editions, il nuovo servizio con cui Google vuole entrare nel mercato della gestione dei libri in formato elettronico, sembrano essere ormai maturi. Peter Osnos dell’Atlantic ha sentito alcuni editori e un portavoce di Google e ha da poco rivelato che il nuovo sistema potrebbe essere pronto per la fine di questa estate. Di un ingresso nel campo dell’editoria elettronica si parla ormai da tempo, ma fino a ora le voci su Google Editions non avevano ricevuto particolari conferme.
Nei prossimi mesi, Google metterà a disposizione degli utenti alcuni milioni di titoli online per i loro lettori di ebook. Il sistema sfrutterà i formati aperti e sarà dunque compatibile con la maggior parte dei dispositivi già in circolazione siano essi smartphone, tablet, personal computer e netbook. All’appello potrebbe inizialmente mancare Kindle, il lettore di ebook di Amazon, poiché utilizza un formato proprio, voluto dalla società per vincolare gli utenti all’acquisto dei libri in formato elettronico sul proprio negozio online.
Di fatto, Google Editions sarà la naturale evoluzione di Google Books, la sezione del motore di ricerca che consente di consultare online un’ampia selezione di libri digitalizzati dalla società nel corso degli ultimi anni grazie alla collaborazione di numerose biblioteche. Spesso i volumi sono consultabili solo parzialmente a causa del diritto d’autore, ma agli utenti viene offerta una serie di opzioni per acquistare una versione cartacea del libro visualizzato. Google Editions funzionerà in maniera simile, mettendo a disposizione degli utenti i libri in formato elettronico da scaricare sui loro computer o lettori di ebook. I libri con copyright ormai scaduto saranno disponibili integralmente e gratuitamente.
Il sistema che sta mettendo a punto Google sfrutterà anche le soluzioni “cloud”, ovvero la possibilità di conservare i libri e i documenti in rete e dunque disponibili da ogni luogo e con ogni dispositivo compatibile. Una soluzione simile viene già utilizzata da Amazon per Kindle e da Apple per l’applicazione iBooks. In pratica, quando un utente acquisterà un libro in formato elettronico, una copia rimarrà a disposizione sui server di Google e potrà essere recuperata in qualsiasi momento. Dunque si potrà iniziare la lettura di un libro su un tablet per accedervi successivamente su uno smartphone o su un personal computer. Il sistema provvederà a mantenere un segnalibro elettronico per riprendere la lettura da dove era stata abbandonata e una opzione per le note a margine del testo.
La nuova impresa legata all’editoria di Google non dovrebbe incontrare grandi resistenze da parte dei grandi editori, spiega Osnos:
Se avete seguito la vicenda nel corso degli ultimi anni, potrebbe apparire strano che Google si metta a vendere libri mentre è ancora coinvolto in una causa legale con la Association of American Publishers e la Author’s Guild sul diritto di poter mostrare i testi di milioni di libri che Google ha digitalizzato per il suo progetto legato alle biblioteche. Quel caso si applica solamente ai libri ottenuti dalle biblioteche che hanno deciso di collaborare mettendo a disposizione le loro collezioni attraverso Google sostanzialmente come un dono, cosa che ha portato alle proteste degli editori. L’accordo ora in esame presso i tribunali obbligherebbe Google a pagare i diritti per i libri che mostra online e dà agli autori la possibilità di rimuovere le loro opere dal progetto. Ad ogni modo, i risultati di questi casi giudiziari non dovrebbero condizionare le sorti di Google Editions, assicurano i portavoce di Google.
La società avrebbe in mente un modello di vendita che in parte si differenzia dagli attuali. Molti distributori di ebook, come Amazon e Barnes and Noble, hanno messo in piedi sistemi autonomi che prevedono la vendita dei libri per i loro lettori digitali, escludendo la possibilità per altri distributori di vendere facilmente i loro libri per gli ebook reader. Google potrebbe spezzare questa dinamica, offrendo nuove opportunità di vendita specialmente agli editori più piccoli e alle librerie indipendenti.
Salvo cambiamenti di programma, Google Editions consentirà alle piccole librerie rapporti di collaborzione per vendere i loro libri attraverso i propri siti web. Una prospettiva che sembra piacere, almeno a giudicare dal crescente numero di piccoli rivenditori che hanno dato la loro adesione negli Stati Uniti. Si stima che ben 225 rivenditori indipendenti abbiano già deciso di partecipare e molte delle 1.400 librerie raccolte nell’American Booksellers Association potrebbero aderire al nuovo piano commerciale di Google.
Ognuna di queste librerie avrà il proprio sito web che comprenderà il catalogo dei titoli messi a disposizione da Google e altri servizi per le aree locali servite. Come mi ha spiegato Len Vlahos, responsabile operativo della ABA: «Per la prima volta, gli acquirenti di ebook saranno in grado di trarre pieno vantaggio dalle librerie indipendenti locali per lo stesso motivo: la fiducia, la conoscenza e la selezione dei titoli… Ora potrai comprare i libri da qualcuno cui vuoi bene.»
Nella nuova sezione Google Editions, il motore di ricerca potrebbe infine sfruttare anche le proprie iniziative nel campo pubblicitario per trovare nuove fonti di guadagno. Annunci pubblicitari e vendita di libri in formato elettronico potrebbero tramutarsi in nuovi ricavi non solo per Google, ma anche per gli editori e i distributori che decideranno di aderire al progetto.