Il bavaglio non c’è più?
Emendamento del governo alla legge sulle intercettazioni, saranno pubblicabili quelle "rilevanti"
Il governo ha presentato un emendamento al testo di legge sulle intercettazioni in discussione in commissione giustizia alla Camera. L’emendamento modifica il divieto di pubblicazione delle intercettazioni fino alla conclusione delle indagini preliminari e istituisce un meccanismo chiamato “udienza filtro”: il giudice per le indagini preliminari, d’intesa con l’accusa e la difesa, selezionerà le intercettazioni relative a fatti, circostanze o persone estranee ai fatti, secretandole. Tutte le altre, definite appunto “rilevanti”, saranno pubblicabili. Per questa ragione nel nuovo testo sparisce il divieto di pubblicazione delle intercettazioni sino alla conclusione delle indagini. In ogni caso le intercettazioni restano coperte dal segreto fino a quando le parti non ne vengono a conoscenza.
L’annuncio dell’emendamento è arrivato dopo l’ennesimo slittamento dei lavori in commissione. E ha comportato un ulteriore rinvio, dato che la modifica del testo da parte del governo rende necessario un ulteriore lasso di tempo perché i vari gruppi parlamentari possano presentare dei nuovi emendamenti. Domani si ricomincia a votare in commissione, la legge dovrebbe arrivare in aula il 29 luglio. Se approvata dalla camera, la legge dovrebbe ritornare al senato, a questo punto probabilmente a settembre.