Il partito fantasma di Sarkozy
La stampa francese scopre l'esistenza di un finto partito che Sarkozy usava per raccogliere finanziamenti elettorali aggirando la legge
Qualche giorno fa la stampa francese aveva diffuso un documento che provava come la famiglia Bettencourt – i ricchi ereditieri francesi accusati di frode fiscale e riciclaggio – sosteneva economicamente i politici francesi – soprattutto Nicolas Sarkozy e il suo partito, l’UMP – aggirando la legislazione sui finanziamenti ai partiti. La legge francese prevede infatti un limite di 7500 euro per i contributi in denaro che una persona può fare a un partito o soggetto politico: nel documento il responsabile finanziario della famiglia Bettencourt invitava la coppia a fare due assegni ciascuno – ognuno da 7500 euro – e intestarli a due associazioni diverse: uno al partito e uno alla campagna elettorale di Sarkozy. Una decisione, dice il documento, concordata con lo stesso Woerth: l’allora tesoriere del partito, oggi ministro del bilancio.
Il caso ha mostrato come molti esponenti politici creassero movimenti e associazioni fantasma, privi di qualsiasi attività e utili solo a raccogliere finanziamenti durante la campagna elettorale, permettendo ai sostenitori di donare più soldi di quanti la legge gli consentirebbe. Sono emerse tracce di partiti fantasma a sostegno di Laurent Wauquiez, membro del governo, del ministro per l’istruzione Valérie Pécresse e dello stesso ministro del bilancio Eric Woerth, di cui abbiamo detto. Oggi Le Monde racconta di come lo stesso presidente francese Nicolas Sarkozy ha fatto ricorso a questa pratica nel corso della sua ultima campagna elettorale, raccogliendo finanziamenti attraverso un movimento chiamato “Associazione per il sostegno all’azione di Nicolas Sarkozy”.
L’associazione esiste solo formalmente: non c’è nessuna targhetta all’indirizzo a cui dichiara di avere sede legale, che poi è l’abitazione privata di un consulente di Sarkozy, e non si ricordano sue attività politiche. Però ha raccolto un sacco di soldi: 270 mila euro nel 2006, 134 mila euro nel 2007. Tutti versati alla campagna elettorale di Sarkozy l’anno seguente. Il giornale chiarisce che non si tratta di un comportamento illecito, ma parliamo comunque di un meccanismo che permette a ogni persona di donare alla campagna di Sarkozy il doppio – o il triplo, eccetera – di quanto sarebbe consentito dalla legge. Se il presidente francese non dovrà renderne conto alla giustizia, certamente dovrà farlo ai suoi elettori.
In ogni caso, il problema dei partiti fantasma non riguarda solo la destra, e lo stesso Le Monde ricorda come ogni anno decine di migliaia di euro vengano raccolti da simili associazioni sia a sostegno della destra che a sostegno della sinistra. Diversi parlamentari in questi giorni hanno avanzato delle proposte per riformare il sistema. Tre deputati dei Verdi hanno chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta, suggerendo però di togliere il limite alle donazioni individuali. Il partito socialista ha chiesto invece di interdire chi è già membro di un partito dalla creazione di altre associazioni politiche.