“Mi candido a sparigliare i giochi”
Sette cose dette oggi da Nichi Vendola durante gli stati generali delle sue Fabbriche
Nichi Vendola, presidente della Puglia e coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, ha riunito a Bari gli stati generali delle sue Fabbriche durante questo fine settimana: il movimento che ha sostenuto la sua rielezione a governatore e che ora si propone come laboratorio di idee e proposte. L’incontro è stato concluso da un discorso dello stesso Vendola, dal quale citiamo i dieci passaggi più significativi. Il primo è proprio quello che spiega e descrive cosa sono le Fabbriche e qual è il loro ruolo.
La versione di sinistra del meeting di CL
«Ci dobbiamo intendere su quello che è questo meeting delle Fabbriche: è l’equivalente del meeting di Comunione e liberazione a Rimini, che è stato a destra il più importante incubatore di nuove culture e di nuovi pezzi di classe dirigente. Noi abbiamo perso anche perché da quest’altra parte della barricata ci siamo comportati come amministratori di condominio e non come costruttori di una visione. Abbiamo bisogno di recuperare invece il senso della costruzione collettiva di temi nuovi ed è questo il compito delle Fabbriche. Noi chiediamo al centrosinistra di interrogarsi sul fatto che la sua strategia è asfittica: se la politica non incontra la vita, non è capace di sentirne pene e affanni, non è capace di costruire la speranza, non può essere una proposta vincente. Le Fabbriche sono una esperienza autonoma da tutti i partiti ma auspico che le fabbriche e SeL possano essere reciprocamente simpatizzanti, ma autonome»
Mi candido a sparigliare i giochi
«Io mi candido a ricostruire il cantiere dell’alternativa, sono candidato a sparigliare i giochi del centrosinistra se il centrosinistra si presenta con una vecchia liturgia, senza la voglia di pronunciare le parole chiare del desiderio radicale del cambiamento. Non c’è cambiamento se non si dà una prospettiva chiara di fuoriuscita dall’ergastolo della precarietà»
Io sono voi
«Perchè io? Perchè io sono voi quando non sopportate il centrosinistra avendo la speranza di un mondo diverso. E perché a me è accaduto due volte di dovere sconfiggere il centrosinistra per sconfiggere il centrodestra»
Le primarie
«Le primarie non sono una minaccia per il Pd o per il centrosinistra, sono una minaccia per la cattiva politica. Le primarie sono una espressione parziale ma fondamentale di buona politica, la riappropriazione da parte di un popolo delle scelte fondamentali che riguardano una politica che deve rompere gli steccati e non avere paura della cittadinanza e delle persone in carne ed ossa»
Il potere verminoso
«Il centrosinistra ha paura ad esprimere fino in fondo le proprie ragioni che sono le ragioni di chi dovrebbe mettere in campo un’alternativa forte a questa esibizione impudica di un potere verminoso che oggi vede una ribollente esplosione di questione morale, una processione di camorristi, di massoni deviati che accerchia palazzo Chigi»
Domani
«Domani ricorderemo il 19 luglio del 1992 quando la mafia che si fece Stato portò il tritolo a via D’Amelio e gli uomini del disonore, coperti da pezzi dello Stato, chiusero la partita con Paolo Borsellino dopo averla chiusa il 23 di maggio con Giovanni Falcone: che vergogna dopo tanti anni sentire le parole di Cosentino e dei camorristi di governo. Che vergogna in questo Paese che ha dimenticato il sangue tornare a inciampare in quelle uova di serpente che furono covate da eversori di ogni tipo, da poteri criminali con le loro tentacolari ramificazioni dentro i gangli vitali dello Stato, e trovarci ancora assediati dalle parole e dalle azioni di una pletora di mafiosi e di massoni deviati, di faccendieri, affaristi»
La macchia nera
«Davvero la macchia nera è una livida metafora dei tempi nostri: macchia nera di petrolio, macchia nera di una destra anche extralegale, talvolta apertamente criminale, che dilaga nella attualità triste e disperata del nostro Paese che celebra mestamente i suoi 150 anni non sapendo più da dove viene e dove vuole andare»
(la foto è tratta dall’account Flickr di Nichi Vendola)