Sfuggire al telemarketing non si può
Chi si iscrive potrà rinunciare alle telefonate pubblicitarie non desiderate, ma il nuovo sistema potrebbe creare confusione con quello precedente
Il telefono squilla nel momento più impensabile della giornata e: «Pronto? Salve, le interessa cambiare operatore telefonico? Le offriamo chiamate verso tutti senza scatto alla risposta e Internet a banda larghissima, solo per…». Declini cortesemente l’offerta dicendo che non ti interessa, senti l’interlocutore che digita qualcosa su una tastiera e intanto riagganci la cornetta. Ma è solo questione di tempo: qualcuno prima o poi richiamerà per offrirti un abbonamento alla TV satellitare, un set di pentole o un weekend a Poggibonsi in cambio della tua anima.
Il telemarketing è una piaga che affligge buona parte dei possessori di un numero di telefono e sfuggire alle chiamate promozionali non è sempre facile. Le società che fanno promozione si muovono spesso sul confine della legalità, cercando di districarsi tra le norme spesso in contrasto tra loro che regolamentano il telemarketing. E la situazione per i malcapitati utenti non sembra migliorare più di tanto con la recente approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un nuovo regolamento sulla pubblicità telefonica indesiderata. In realtà una legge in merito esiste dallo scorso anno, ma fino a ora il governo non aveva ancora prodotto le istruzioni per applicare le norme contenute nel decreto 135/2009.
Il Consiglio dei ministri ha approvato l’istituzione di un “Registro delle opposizioni” al quale gli abbonati alle compagnie telefoniche potranno iscriversi per fermare le telefonate pubblicitarie indesiderate. Mentre il sistema precedente prevedeva una esplicita dichiarazione da parte dell’utente che desiderava ricevere la pubblicità (opt-in), ora si passerà al sistema contrario: gli utenti che non vorranno ricevere pubblicità per telefono dovranno iscriversi al registro delle opposizioni (opt-out). Un silenzio assenso, di fatto, bilanciato dall’ipotesi che il sistema debba però funzionare più efficacemente (ipotesi messa pesantemente in dubbio da diversi esperti).
L’iscrizione al registro non impedirà del tutto, peraltro, la ricezione di telefonate non richieste. Il governo ha infatti previsto che il sistema venga applicato solamente per quelle società che ottengono i numeri di telefono dagli elenchi degli abbonati. Le società che entreranno in possesso dei recapiti telefonici in altro modo, ad esempio attraverso la compilazione di un modulo da parte di un utente al momento dell’acquisto di un prodotto, potranno chiamare normalmente per presentare le loro offerte commerciali.
Il registro delle opposizioni sarà istituito dal Ministero dello sviluppo economico e la sua gestione sarà probabilmente data in appalto con le solite modalità per i contratti pubblici. Chi lo avrà in gestione dovrà consentire agli utenti di iscriversi con diverse modalità: telefono, compilazione di modulo online, posta elettronica, raccomandata o fax. L’iscrizione sarà gratuita e potrà essere effettuata in qualsiasi momento della giornata, anche tramite operatore o risponditore automatico, spiega Antonio Ciccia su Italia Oggi:
Bisogna fare attenzione ai dati che si sono inseriti sull’elenco telefonico: se, per esempio, si è scelto di inserire il numero cellulare bisognerà fare l’iscrizione nel registro delle opposizioni anche per l’utenza cellulare. Va ancora ricordato che l’iscrizione nel registro delle opposizioni va fatta anche se al momento dell’inserimento nell’elenco telefonico non si è prestato il consenso per le comunicazioni commerciali.
Dunque passano al sistema opt-out tutti i numeri a oggi presenti negli elenchi telefonici e questo potrebbe portare a qualche incomprensione. Da alcuni anni, infatti, gli utenti hanno la possibilità di indicare se desiderano o meno ricevere chiamate con informazioni pubblicitarie. L’icona di una cornetta affianco al nominativo sugli elenchi indica il consenso per il telemarketing, ma da quando sarà attivo il registro tutti gli abbonati nelle guide del telefono potranno essere contattati per la pubblicità, almeno fino al momento in cui non si saranno iscritti nel nuovo registro.