Giappone, a Kan va peggio ancora del previsto
Il Partito Democratico perde la maggioranza alla Camera Alta, per il governo è una bocciatura
Il Partito Democratico, alla guida del Giappone da meno di un anno ha registrato una sonora sconfitta nelle elezioni di medio termine di domenica. In ballo c’era il rinnovo della metà dei seggi alla Camera dei Consiglieri (la Camera Alta del parlamento) e le sfavorevoli vicende politiche recenti – le dimissioni del primo ministro Hatoyama sostituito il mese scorso da Naoto Kan – facevano prevedere che il test per il governo avrebbe ricevuto una risposta negativa. Ma sembra sia andata peggio delle previsioni, stando ai risultati non ancora ufficiali di lunedì.
Il partito di maggioranza avrebbe ottenuto infatti solo 44 seggi rispetto ai 56 in scadenza, e perderebbe così la maggioranza in questo ramo del parlamento anche conteggiando i seggi dei piccoli partiti alleati. Benché il governo non sia messo immediatamente in discussione – il Partito Democratico mantiene la maggioranza nella più importante Camera dei rappresentanti – il rischio adesso è che la sua azione ne sia molto limitata.
Il primo ministro Kan aveva nelle prime settimane del suo incarico annunciato prospettive economiche preoccupanti e suggerito un aumento delle tasse, facendo calare molto i suoi consensi nei sondaggi. Dopo i primi risultati di oggi Kan si è scusato per non aver saputo spiegare a sufficienza le proposte ai giapponesi.
“Accetto i risultati e li prendo come un nuovo punto di partenza”