Si uccide l’assassino inseguito da Scotland Yard
Raul Moat si è sparato un colpo di pistola alla testa dopo sei ore di trattative con la polizia
Raul Moat si è ucciso con un colpo di pistola alla testa dopo sei ore di trattative con la polizia. L’uomo si nascondeva sulla riva di un fiume a Rothbury, a nord di Newcastle. La polizia lo aveva individuato dopo una caccia durata sette giorni.
Sabato scorso, appena uscito di prigione – era stato in carcere per diciotto mesi per aggressione – Raul Moat, 37 anni, aveva lasciato un messaggio intimidatorio su Facebook: “Ho perso tutto, vedrete che cosa succederà”. Quindi era andato a casa della sua ex compagna, Samantha Stobbart, e l’aveva ferita con un colpo di pistola. Poi aveva sparato al nuovo fidanzato della donna, uccidendolo.
Il giorno dopo ha ucciso senza nessun motivo apparente un poliziotto a East Denton, Newcastle. Pochi minuti prima dell’omicidio aveva chiamato la polizia annunciando le sue intenzioni. Circa un’ora dopo ha richiamato per dare conferma dell’omicidio.
Prima di darsi alla fuga ha lasciato una nota di 49 pagine in cui motivava il suo gesto contro la ex compagna sostenendo che la coppia gli aveva portato via i tre figli e la casa. Aveva anche lasciato un avvertimento a Scotland Yard: “continuerò a uccidere poliziotti finché sarò morto”. I media e i cittadini inglesi hanno seguito le sue ricerche quotidianamente per una settimana.