Belgio, a Di Rupo l’incarico
Il re ha dato l'incarico di provare a formare un governo al leader dei socialisti francofoni
Aggiornamento 22,00: a Di Rupo è stata affidata una “mission de préformation”.
Il leader degli autonomisti fiamminghi Bart De Wever, vincitore delle elezioni dello scorso 13 giugno insieme al socialista Elio Di Rupo – i due si erano spartiti il successo nelle rispettive aree linguistiche – ha rimesso l’incarico esplorativo nelle mani del re, dichiarando di non aver raccolto sufficienti consensi intorno a un’ipotesi di maggioranza ma dando la sua disponibilità a collaborare con Di Rupo, a cui ora sarà consegnato l’incarico di cercare formare il nuovo governo: Di Rupo alle 19 ha raggiunto la residenza del re.
De Wever – che non ha consensi tra gli altri partiti sufficienti per costruire un’alleanza di cui essere il candidato – ha dichiarato che “ci sono punti di vista convergenti ma non abbastanza da poter formare un governo”. E che il suo lavoro avrebbe allargato gli spazi di trattativa ma che c’è bisogno di una nuova iniziativa da parte del re. La discussione è su quante concessioni i francofoni siano disposti a fare alle pretese autonomiste di De Wever senza spaccare il paese, ipotesi concretamente sul tavolo ormai da diversi mesi.
Adesso ci proverà Elio Di Rupo, leader del partito socialista e figura più rassicurante per gli equilibri politici, con cui De Wever ha dichiarato esserci un’atmosfera collaborativa. Sarebbe la prima volta dal 1974 che un socialista ricopre l’incarico, e la prima volta dal 1978 che a farlo non sarebbe un fiammingo. La prima volta anche che un discendente di immigrati e che un omosessuale dichiarato andrebbe ad occupare la casa al 16, rue de la Loi.