Sunday Post
È il 4 di luglio, siate indipendenti dall'attualità e rivedete cosa abbiamo pubblicato questa settimana
I fuochi d’artificio – non avete una base americana nei paraggi? – cominceranno sul tardi, e oggi i mondiali sono fermi. È una giornata di tutto riposo, a patto di avere l’aria condizionata. Non avendola, il suggerimento è di stare molto fermi. Leggere, magari, ma senza neanche girare le pagine, che si suda. Al massimo un clic.
Lettori del Post, ecco a voi la popolare rassegna del meglio che abbiamo pubblicato questa settimana, una settimana ricca.
Cominciamo come al solito dagli articoli più letti. Che sono stati, nell’ordine:
– Il profilo, l’apprezzatissimo racconto di Gipi sui social network e le persone che siamo diventati
– Un mese di iPad, dove abbiamo raccolto dieci esperienze di amici del Post, ed evidentemente ce n’era richiesta
– I sei film di Woody Allen preferiti di Woody Allen, il quale Woody Allen gode di solido seguito tuttora
Il prescelto dalla redazione tra quelli nelle posizioni di classifica subito successive è
– “Avevo sei anni”, visitatissimo anche se è stato online meno degli altri articoli e anticipava tavole e prefazione di un graphic novel molto bello
Ma se la redazione si può permettere di esprimere le sue personali preferenze indipendenti dai successi di pubblico, allora fa questi nomi:
– La perfida Albione, dove si ripercorre il sempreverde complesso d’inferiorità della destra da Strapaese italiana nei confronti degli inglesi, Dio li stramaledica
– “Un eroe”, per spiegare la storia dello stalliere Mangano, personaggio della cronaca politica di cui si erano perse le tracce biografiche
– Il buon esempio, un tentativo di immaginare un calcio – e non solo un calcio – affrontato con spirito non vittimistico
– Al posto di Abete, un costruttivo contributo alla rifondazione della dirigenza calcistica italiana, visto che su quella politica si fa largo la rassegnazione
Concludendo, i post più letti sui blog del Post questa settimana. Ci siamo astenuti dall’aggiungere le nostre addolorate opinioni sulla morte di Pietro Taricone al mucchio generale, ma alcune cose belle le hanno scritte i nostri blogger:
– Taricone e Saviano, il meglio dell’Italia, di Flavia Perina
– Elisabetta Gardini alla Consob, di Francesco Maggio
– Robert Byrd e Pietro Taricone, di Marco Simoni