I medici britannici non mollano contro l’omeopatia
La British Medical Association chiede la rimozione dei prodotti omeopatici dalla copertura sanitaria pubblica
La British Medical Association (BMA) si scaglia nuovamente contro l’omeopatia e invita le autorità britanniche a eliminare le sovvenzioni pubbliche previste dal sistema sanitario nazionale (NHS) e gli scaffali nelle farmacie per i farmaci omeopatici. I componenti dell’associazione suggeriscono provocatoriamente di collocare i prodotti per l’omeopatia in appositi scaffali etichettati “placebo”. L’omeopatia non ha alcun fondamento scientifico plausibile, dicono, e non dovrebbe più ricevere un soldo dallo stato.
Le proposte della BMA, riunita in questi giorni a Brighton, sono destinate a sollevare nuove polemiche dopo i risultati dello Science and Technology Committee della Camera dei Comuni, che a inizio anno aveva prodotto un’articolata documentazione dove si sosteneva che i prodotti omeopatici non sono efficaci e non funzionano meglio di un placebo, spiega Mary McCarth al Guardian.
«Molte cose ti fanno sentire meglio: una giornata di sole, l’odore del mare, un abbraccio, fare compere. [L’omeopatia] può distogliere i pazienti dai trattamenti medici convenzionali.»
La pensa allo stesso modo un altro medico intervenuto all’incontro di Brighton, Tom Dolphin, che in passato non aveva esitato a paragonare l’omeopatia alla stregoneria:
«Smettiamo di sperperare le scarse risorse del sistema sanitario nazionale su qualcosa pieno di prove che dimostrano che non funziona. Battiamo un colpo per la scienza e proteggiamo i nostri pazienti da pratiche pericolose.»
Le sovvenzioni per l’omeopatia contemplate dal sistema sanitario britannico sono il centro del problema. Secondo i medici dell’associazione, le risorse spese per i farmaci omeopatici potrebbero essere impiegate per migliorare l’assistenza sanitaria nel paese. Questa tesi viene però respinta fermamente dalla Society of Homeopaths che raccoglie sotto la propria ala buona parte degli omeopati britannici. Stando ai dati forniti dalla Society, i medici che prescrivono prodotti omeopatici sono appena 600 in tutto il paese e la spesa dell’NHS per l’omeopatia si aggira intorno allo 0,001% degli 11 miliardi di sterline previste dal bilancio per i farmaci.
Il ministero della salute britannico, sta monitorando la situazione da mesi specie in seguito ai risultati dell’indagine della commissione parlamentare. Una decisione non è stata ancora presa, ma le forti pressioni della BMA potrebbero indurre il governo a ripensare sensibilmente l’attuale approccio verso l’omeopatia coperta dal sistema sanitario.