La “precisazione” di Annozero su Granarolo
Con una pagina su Repubblica, Granarolo rilancia la nota della redazione di Annozero riguardo il loro reportage sul latte contraffatto
Oggi Granarolo compra un’intera pagina su diversi quotidiani per comunicare una rettifica di Annozero sul loro conto. La rettifica fa riferimento al reportage “Padania al verde”, andato in onda lo scorso 9 giugno e disponibile in streaming qui.
Durante quel reportage si parlava delle difficoltà degli agricoltori nel nord Italia e si parlava del mercato del latte in Italia, avanzando due ipotesi ben precise. La prima: che alcuni marchi italiani vendono latte importato dall’estero senza darne corretta comunicazione in etichetta. La seconda: che alcuni marchi italiani vendono latte UHT (a lunga conservazione) composto in misura rilevante da latte in polvere rigenerato. Il montaggio dell’inchiesta mescolava l’esposizione di queste tesi ad alcune interviste alla dirigenza di Granarolo, lasciando pensare che questa avesse un qualche ruolo nelle truffe di cui sopra: vendita di latte importato dall’estero o utilizzo di latte in polvere per produrre il latte UHT. Almeno questo è quello che capirono molti consumatori, se è vero – come ha detto su Friendfeed un dipendente di Granarolo – che in poche ore sono arrivate a Granarolo diverse migliaia di email di protesta. L’azienda ha reagito invitando i clienti a visitare personalmente gli stabilimenti – qualcuno è andato e ha raccontato la sua esperienza, soddisfatto – e comprando pagine su Corriere e Repubblica per difendere la correttezza del proprio comportamento. Ieri è arrivata la rettifica – “precisazione”, secondo loro – di Annozero, che sostiene di non aver mai voluto tirare in ballo Granarolo nelle sue accuse.
A seguito della messa in onda del documentario “Padania al verde” riteniamo importante precisare che tra i prodotti da noi messi in discussione non c’era il latte fresco alta qualità Granarolo, che ci risulta di ottima qualità e del quale non abbiamo mai detto che venga importato dall’estero. Più in generale, dal nostro reportage, non emergono motivi di preoccupazione per il latte venduto come fresco in Italia. Il nostro documentario ha riguardato anche il latte a lunga conservazione (latte UHT) proveniente prevalentemente dall’estero. Il latte da noi campionato, contro quanto previsto dalla legge, è risultato composto in misura rilevante da latte in polvere rigenerato, ma tra i campioni di latte UHT da noi analizzati non c’erano prodotti Granarolo. La tesi del nostro documentario è che in Europa non esistono controlli efficaci per garantire, sia all’industria sia al consumatore, che non venga spacciato latte in polvere come latte puro.
Il testo della nota è riportato integralmente nella pagina comprata da Granarolo sui giornali di oggi.