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  • Giovedì 24 giugno 2010

Dalla guerra fredda ai convenevoli su Twitter

Il presidente russo Medvedev aggiorna il suo profilo sul social network alternando messaggi personali e istituzionali

Fino a qualche decennio fa, gli agenti dello spionaggio statunitense facevano i salti mortali per scoprire che cosa stesse combinando il presidente dei russi, degli odiati commies. Quei tempi sembrano ormai lontani: la guerra fredda è finita da un pezzo, il sistema sovietico è imploso e per comunicare con il mondo il presidente russo ha persino deciso di aprire un account su Twitter. Da alcune ore, il Cremlino è presente sul celebre social network con due profili: uno scritto in russo e l’altro in inglese.

Il primo messaggio è stato composto personalmente da Dimitri Medvedev nel corso di una sua visita nella Silicon Valley presso la sede di Twitter: «Ciao a tutti! Sono su Twitter, e questo è il mio primo tweet». E va bene, il primo cinguettio del presidente non brilla forse per originalità, ma segna un importante passo in avanti nella comunicazione istituzionale della Russia, spesso criticata per la scarsa trasparenza e le censure nei confronti della stampa (a meno di non vederlo come un ulteriore passo verso la sua esautorazione). Nelle ore seguenti Medvedev, o più probabilmente qualche membro del suo staff, ha pubblicato alcuni altri messaggi dimostrando di gradire molto la propria permanenza a San Francisco, «una città davvero magnifica», e pubblicando una fotografia con vista dalla propria stanza d’albergo.

Nel corso della sua visita, Medvedev non ha incontrato solamente i fondatori di Twitter, ma anche alcuni responsabili di Cisco, uno dei più grandi produttori al mondo di dispositivi per le reti, e Steve Jobs. Una foto con il CEO di Apple è stata prontamente condivisa sempre attraverso il profilo del presidente russo sul social network.

L’account viene anche utilizzato per comunicazioni maggiormente istituzionali. Un tweet, per esempio, è stato dedicato all’annuncio della riapertura delle forniture di gas verso la Bielorussia, interrotte a causa di un debito non ancora saldato.

In poche ore il profilo russo del Cremlino ha attirato quasi 20mila iscritti, mentre l’account in inglese ha già superato i 16mila iscritti. Probabilmente in nome della distensione e del paese che lo ha ospitato in questi giorni, al momento Medvedev su Twitter segue solamente Barack Obama e il profilo ufficiale della Casa Bianca. E la diplomazia funziona anche sul social network: il presidente degli Stati Uniti e la Casa Bianca hanno prontamente ricambiato la cortesia iscrivendosi all’account del Cremlino e dando il loro «Benvenuto su Twitter al presidente Medvedev!». Altro che telefono rosso.

I due profili da poco attivati non sono comunque strettamente personali, dunque potranno essere utilizzati anche dal prossimo inquilino del Cremlino. Il prossimo a usare gli account potrebbe essere Vladimir Putin, che da tempo, secondo le indiscrezioni, si starebbe preparando per un ritorno alla presidenza della Russia. Astenersi battute.