Obama farà causa all’Arizona
L'amministrazione si muove contro la repressiva legge sull'immigrazione, ma è una battaglia impopolare: quella legge piace
L’amministrazione Obama potrebbe fare ricorso contro lo stato dell’Arizona per via della sua discussa legge sull’immigrazione. Molti hanno sostenuto – con diverse ragioni – che la legge apre la strada al cosiddetto racial profiling, cioè il considerare “sospetta” una persona per via della sua etnia e del colore della sua pelle. La decisione di fare causa contro la legge dell’Arizona sarebbe collegata al tentativo dell’amministrazione di varare prima di novembre una riforma globale dell’immigrazione. Hillary Clinton lo ha fatto presente durante un’intervista a una tv ecuadoriana: “Il presidente Obama pensa che dovrebbe essere il governo federale a determinare le politiche sull’immigrazione”.
Chris Good sull’Atlantic ricorda però che – per quanto brutale repressiva, o forse proprio per questo – la legge sull’immigrazione dell’Arizona è molto popolare.
Il primo giro di sondaggi, immediatamente successivo alla firma del governatore, vedeva un sostegno alla legge da parte della maggioranza degli elettori, sia in Arizona che in generale negli Stati Uniti. La cosa è confermata anche dai sondaggi di questi giorni. Una rilevazione ABC/Washington Post vede i favorevoli al 58 per cento. Quinnipiac dice che i favorevoli sono il 51 per cento, i contrari sarebbero il 31 per cento.
Inoltre, i sondaggi bocciano l’intero approccio dell’amministrazione Obama al tema dell’immigrazione, anche se da un semplice “no” si possono trarre diversamente conclusioni: alcuni si dichiarano delusi perché pensano che Obama non abbia fatto abbastanza, altri perché pensano che abbia fatto cose che non condividono, altri ancora per le ragioni più svariate. Quel che è certo è che la lotta alla legge dell’Arizona – specie dovesse diventare una battaglia legale, come sembra – non promette nulla di buono.
Fare causa contro la legge dell’Arizona non potrà che essere una mossa estremamente impopolare. Alla gente quella legge piace.
La nuova legge entrerà ufficialmente in vigore il 29 luglio. Da quel momento, secondo la legislazione statunitense, l’amministrazione avrà un mese di tempo per tentare di fermarla.