Bloccata la pubblicazione delle memorie di Li Peng
La casa editrice costretta a sospendere la stampa delle memorie sui massacri di Tian An Men
La pubblicazione dei controversi diari dell’ex premier cinese Li Peng, di cui avevamo parlato qualche settimana fa, sarebbe stata sospesa. L’agenzia Reuters racconta che ventimila copie di “Il diario di Tian An Men” sarebbero dovute andare in vendita a Hong Kong da martedì ma la casa editrice avrebbe interrotto la stampa a causa di alcuni problemi con i diritti d’autore. Secondo alcuni, infatti, l’ex premier cinese non avrebbe dato il proprio consenso alla pubblicazione dei diari. I responsabili della casa editrice sostengono però che sia il Partito Comunista a essersi messo in mezzo.
Con i loro continui tentativi di fermare la pubblicazione dei diari, le autorità hanno finito per accreditare la loro autenticità. “Sono sorpreso dal loro livello di mobilitazione” ha detto Bao, il presidente della casa editrice, che ha difeso la sua decisione di provare a pubblicare i diari anche senza il consenso di Li Peng. “Abbiamo ragione di ritenerli autentici, così come di ritenere che la sua volontà fosse quella di pubblicarli: solo che i diritti su questo scritto sono ormai nelle mani di terzi, cioè del politburo del partito comunista”.
Tra i passaggi più controversi dei diari, quelli che riguardano il massacro di piazza Tiananmen. Secondo lo scritto, l’ex segretario del Partito Comunista Cinese Deng Xiaoping avrebbe ordinato ai militari di essere pronti a “spargere del sangue”. A Tien An Men morirono diverse centinaia di manifestanti sotto il fuoco dei soldati e dei carri armati: il numero esatto, che alcuni indicano superi i mille, non è mai stato verificato.