NBA, la notte della bella
Stasera si chiudono le finali del basket americano, alla grande, e l'inviato del Post torna a casa
di Mauro Bevacqua
Popcorn & Coca-Cola (e rutto libero, se volete).
Altro che Mondiale di calcio.
Giovedì notte, ore 3 italiane, va in scena gara 7 delle finali NBA.
Non delle finali qualunque: Boston Celtics vs. Los Angeles Lakers.
La classica delle classiche.
Le due squadre più vincenti della NBA all’ultima sfida, quella senza domani, quella senza futuro, quella decisiva. La “bella”, si dice da noi. “Do or Die”, dicono loro (un po’ più “bellicosi”).
È un evento da non perdere, fidatevi.
Non succede tutti i giorni – anzi, è solo la seconda volta dal 1994 – che una finale NBA si decida all’ultima partita (sarà la 17esima volta nella storia della Lega). La sfida “secca” – una partita e via – è privilegio solo del football, tra i 4 sport professionistici americani principali. Basket, baseball e hockey assegnano tutti il proprio titolo dopo una serie finale al meglio delle 7.
Per questo il fascino del Superbowl è ineguagliabile. Ma giovedì notte no, giovedì notte la NBA celebra il suo Superbowl, con in più il bonus di schierare in campo le due squadre che tutta l’America (e tutto il mondo) vuole vedere una davanti all’altra, le ultime due a laurearsi campioni (Boston nel 2008, Los Angeles nel 2009).
Celtics e Lakers in finale si sono già scontrati altre undici volte, e il bilancio è chiaro: 9-2 per Boston. Soltanto quattro volte, però, i loro duelli hanno avuto bisogno dell’ultima gara per decidersi, e qui le statistiche parlano ancora più chiaramente: 4-0 per i biancoverdi. È successo nel 1962 (110-107 ai supplementari), nel 1966 (95-93), nel 1969 (106-108, unica vittoria esterna, a Los Angeles) e nel 1984 (111-102).
Punta tutto in direzione dei Celtics? Non tutto. Nelle sedici gare-7 precedenti, la squadra di casa (in questo caso i Lakers) ha vinto 13 volte e perso solo 3.
Non resta altro che puntare la sveglia e far scoppiare i pop corn.