La pubblicità più brutta dell’anno
La strategia "purché se ne parli" di Oliviero Toscani raggiunge nuove vette
Benché distratti da cose più serie, non possiamo non aderire al giudizio di Massimo Bernardi sulla mediocrità sfigata della campagna pubblicitaria (chiamala campagna, poi) di tale “Almo Nature”, produttore di cibo per animali, a cui va analogo sdegno da parte della redazione: farsi conoscere per aver pubblicato foto di nudi – patiti – con mascherine da bestie nel 2010 (e pensare di essere “provocatori”, magari) merita che diamo da mangiare alle nostre bestie persino gli avanzi del profitterol piuttosto che i loro prodotti.
p.s. qualcuno trova le foto persino “offensive”, troppa grazia.