Che cos’è la vuvuzela?
Migliaia di trombette fanno da sottofondo ai mondiali di quest'anno, un ronzio che viene dalla tradizione
A bordo campo degli stadi dove si stanno giocando i mondiali del Sudafrica sembra ci siano sempre enormi sciami di vespe. Mentre i giocatori rincorrono la palla e il gol in diretta televisiva, i microfoni che rilevano i suoni ambientali registrano un continuo e incessante ronzio che fa da sottofondo alle urla e agli applausi dei tifosi. Tutta colpa di una trombetta: la vuvuzela.
La vuvuzela è una tromba da stadio lunga non più di un metro da tempo in voga tra i tifosi sudafricani. La trombetta viene venduta in prossimità delle strutture sportive, solitamente è fatta di plastica e richiede un bel po’ di fiato per essere suonata a dovere. Secondo alcuni, il nome vuvuzela deriverebbe da un termine onomatopeico Zulu traducibile (a spanne) in “emettere un rumore che fa vuvu”.
Il modello di plastica, oggi il più diffuso negli stadi sudafricani dei mondiali, si è affermato nel corso degli anni Settanta tra i tifosi che seguivano le partite di calcio in Messico, spiega Wikipedia. Tuttavia, Freddie “Saddam” Maake, un celebre tifoso della squadra di calcio sudafricana Kaizer Chiefs, dice di aver inventato per primo la vuvuzela adattando una versione in alluminio dello strumento già nel 1965. In seguito alle limitazioni imposte dai responsabili della sicurezza negli stadi, Maake avrebbe in un secondo tempo ideato la versione di plastica, più leggera e innocua.
La vuvuzela aveva guadagnato l’attenzione dei cronisti sportivi già durante la Confederation Cup della FIFA dello scorso anno. Valutato l’effetto del continuo e incessante ronzio causato dalle migliaia di trombette presenti negli stadi e la potenziale pericolosità dello strumento nel caso di tafferugli, la FIFA aveva deciso di vietarne l’utilizzo nel corso dei mondiali. La SAFA, la South African Football Association, ha però presentato un ricorso a difesa della vuvuzela, risorsa indispensabile per regalare al mondo una vera esperienza sudafricana delle partite di calcio. La FIFA è così tornata sui suoi passi, permettendo l’utilizzo dei modelli di vuvuzela di plastica che non superino il metro di lunghezza.
La concessione non piace ai responsabili delle emittenti televisive. Il costante e snervante ronzio di sottofondo delle trombette complica la resa dell’audio dagli stadi e spesso rende poco comprensibili le telecronache delle partite. Ma ormai la vuvuzela è una sorta di monumento nazionale per il Sudafrica, non a caso a Città del Capo è stata installata la più grande vuvuzela del mondo. È lunga 35 metri e viene azionata meccanicamente prima dell’inizio di ogni partita. Vuvu.