Non cambiate canale
Le migliori pubblicità sui mondiali del Sud Africa
L’attesa è una buona fetta della bellezza dei mondiali. Ora che è finita, passiamo in rassegna le più belle pubblicità che ci hanno accompagnato fino a qui. In rigoroso ordine sparso, diteci voi qual è la migliore.
Optus — Secret training camp
Un’azienda di telecomunicazioni e la federazione calcistica australiana, insieme per scoprire l’allenamento segreto della nazionale.
Coca Cola — History of celebration
Roger Milla è uno storico giocatore del Camerun, il più vecchio calciatore a segnare in una Coppa del Mondo (42 anni, ai mondiali del ’94), e il primo a esultare ballando. O almeno a quanto dice questo spot della Coca Cola, che celebra le esultanze nel calcio.
MTN — Two world wars and one world cup
Due guerre mondiali e una coppa del mondo è il coro che i tifosi inglesi cantano contro quelli tedeschi, protagonista dello spot di MTN, una delle più importanti aziende di comunicazioni sudafricana.
Nike — Write the future
Non dovrebbe aver bisogno di presentazioni. Drogba, Rooney, Ribery, Ronaldinho, Cristiano Ronaldo e Cannavaro — ospite di un delizioso programma televisivo italiano. Più: Bobby Solo, Roger Federer, Kobe Bryant, Gael Garcia Beal, Homer Simpson. E questi solo i nomi di una delle pubblicità più belle di sempre.
Budweiser — Kick
È il rigore decisivo. Le due tifosorie si affrontano, sfidandosi a chi distrae meglio il giocatore della squadra avversaria.
SureMen — Sweepstake machine
I video di cose che a catena fanno cadere altre cose (sì, il domino) avevano quasi iniziato ad annoiare. Ma la situazione cambia se lo spot è sui mondiali, e il prodotto pubblicizzato è un deodorante che si chiama UominiSicuri.
Adidas — Cantina
La famosissima scena del bar di Star Wars condita da personaggi famosi a casaccio, e il gioco è fatto. Beckham, Snoop Dog, Daft Punk, Beckenbauer per la pubblicità di Adidas.
Visa — Evolution
Il messaggio non è forse dei più encomiabili — se vogliamo leggere tra le righe: evolvi usando una carta di credito — ma la pubblicità della Visa merita senza dubbio. Creata dalla Saatchi & Saatchi di Londra.
Pepsi — Oh Africa
Drogba, Kakà, Messi, Henry, Arshavin, Lampard, in sottofondo una canzone di Akon, e intorno tantissima Africa.
Adidas — The Quest
È l’episodio conclusivo di una campagna iniziata l’anno scorso. La storia: Zidane ha girato tutto il mondo, alla ricerca dei migliori giocatori che esistano sulla Terra. Guardacaso, i 32 prescelti sono tutti sponsorizzati Adidas. La pubblicità è un po’ tamarra, ma fa il suo effetto.
Sony — Superstar
Almeno una pubblicità sui bambini doveva esserci, ed è quella per il nuovo televisore BRAVIA della Sony. Che mette in piedi quello che più o meno è il sogno di 9 bambini su 10.
Budweiser — Swap
Tra i tifosi portoghesi e quelli brasiliani non è mai corso buon sangue. Lo spot della Bud cerca di mettere fine alla rivalità, partendo da uno dei gesti più belli del calcio: lo scambio di magliette tra giocatori avversari a fine partita.
Puma — Journey of football
La Puma non ha sicuramente i mezzi di rivali come Adidas e Nike — non è neanche sponsor ufficiale dei mondiali, quindi nello spot non ne troverete riferimento — ma si è impegnata per restituire il sapore di giocare una Coppa del Mondo in Sud Africa. Lo spot era a rischio stucchevolezza, invece se la sono cavati decisamente bene.
Pepsi — Messi
Uno dei vari, più minimali, spot mandati in onda dalla Pepsi. In questo, il Pallone d’Oro Messi viene affrontato da dei suricate, tipico animale africano. La realizzazione non è incredibile, ma il più forte giocatore del mondo + degli animali buffi non possono non funzionare comunque.
Bet at home — Skater
Ne abbiamo parlato qui: l’Austria ha censurato queste pubblicità della società di scommesse Bet at Home, in cui persone comuni imitavano la celebre testata di Zidane degli scorsi mondiali. La motivazione: potrebbe spingere gli spettatori a ripetere il gesto. Se lo dicono loro.
Sky Italia — La casa dello sport
Almeno una presenza italiana, con uno degli spot Sky sui mondiali. Ambientato nei magazzini della rete, Vialli organizza la spedizione mondiale.
ESPN — Robben Island
Questa pubblicità fa parte del trio One game changes everything di ESPN, canale sportivo americano. Robben Island racconta il significato del calcio nella prigione sull’isola al largo di Cape Town, in Sud Africa, in cui nel 1965 i carcerati hanno ottenuto il permesso di creare la propria associazione sportiva. Gli altri due spot della serie sono United, e The power of 10.
MTV — Spooky Hamsters
Per concludere, una pubblicità contro i mondiali mandata in onda da MTV, su quello che può succedere a chi si lascia ipnotizzare troppo dall’evento. Tipo dimenticarsi di dare da mangiare al proprio criceto (gigante).