Prima del tè, scatenate l’inferno
I resti ritrovati in una tomba vicino York appartengono a un gruppo di gladiatori vissuti oltre 1800 anni fa
La tomba di gladiatori d’epoca romana meglio conservata si trova dalle parti di York in Gran Bretagna. Per una decina di anni i ricercatori hanno accuratamente esumato e catalogato una ottantina di scheletri risalenti a circa 1800 anni fa, ignorandone però la loro identità. Ora l’identificazione di alcune ferite compatibili con quelle inferte da un leone e altre fratture sembra confermare un’ipotesi circolata per anni: gladiatori.
Buona parte dei resti, scrive Martin Wainwright sul Guardian, presenta i segni di una muscolatura maggiormente sviluppata nel braccio destro, caratteristica fisica tipica degli schiavi addestrati fin dall’adolescenza a combattere e a sostenere grandi sforzi fisici. Lo studio dello smalto dei denti ha anche consentito di ricollegare molti reperti con particolari province romane, non solo in Europa, ma anche nelle aree settentrionali dell’Africa dove venivano spesso prelevati gli schiavi e i futuri gladiatori.
Le conclusioni dei ricercatori sono compatibili con l’importanza di York al tempo dei romani come provincia e principale base militare per le campagne a nord del vallo di Adriano. Molti generali e politici ebbero ruoli importanti nella città e Costantino si dichiarò imperatore proprio lì nel 306 d.C.
Gli scavi sono stati condotti presso Driffield Terrace con la supervisione dello York Archaelogical Trust. Secondo gli esperti, la porzione della necropoli scoperta ospitava i resti dei gladiatori e non era dunque una fossa nella quale erano stati gettati alcuni ribelli fatti uccidere da Caracalla, come ipotizzato in un primo momento.
L’ipotesi era stata formulata in seguito al ritrovamento di alcuni beni solitamente inseriti nelle tombe per accompagnare i defunti delle famiglie altolocate nella loro vita ultraterrena. Tuttavia, i medesimi riguardi erano spesso utilizzati anche per i gladiatori di lungo corso, che durante la loro carriera acquisivano una grande fama attirando l’interesse non solo del popolo, ma anche di politici e dignitari. La teoria sulla tomba di gladiatori è iniziata a circolare circa tre anni fa, quando a Efeso (Turchia) fu scoperta una sepoltura di gladiatori con caratteristiche simili a quelle di York.
I segni delle ferite causate dagli animali offrono ulteriori prove a sostegno della teoria e Kurt Hunter-Mann, uno dei principali responsabili dello scavo, non sembra avere molti dubbi in proposito:
«Si tratta di uno degli elementi più significativi tra le prove fino a ora accumulate. Il morso di un carnivoro di grandi dimensioni – probabilmente una tigre o un leone – deve essere avvenuto nell’arena. La maggior parte degli scheletri sono di individui di sesso maschile, robusti e abbastanza alti, cosa che va considerata insieme alla muscolatura asimmetrica delle braccia».
Per Michael Wysocki (University of Central Lancashire) quella ritrovata a York è la tomba di gladiatori meglio conservata al mondo e costituirà una valida risorsa per gli archeologi e gli antropologi: «Qualcosa di simile a questi segni dei morsi non era mai stato identificato negli scheletri di epoca romana. Appare alquanto improbabile che questo individuo sia stato attaccato da un leone o da una tigre mentre passeggiava da casa verso un altro locale circa duemila anni fa».