Cameron prende lezioni di economia dal Canada
Oggi il primi ministro britannico annuncerà "il più grande progetto di tagli economici del dopoguerra"
David Cameron annuncerà oggi “il più grande progetto di tagli economici dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”, come lo definisce il Times stamattina, anticipando il suo intervento. “I tagli riguarderanno tutti i cittadini britannici e i loro effetti dureranno anni”. Il piano sarà delineato il 22 giugno e presentato più in dettaglio probabilmente a novembre, dopo una serie di consultazioni pubbliche mirate a ridurre i conflitti e i rischi di scioperi e proteste. Cameron ha intenzione di presentarlo come un modo per uscire dalla crisi “che unisca e renda orgoglioso il paese”.
“I tagli cambieranno ci la vita” è anche il titolo dell’articolo del Guardian, che illustra tra l’altro il progetto di una commissione sul modello canadese presso cui i ministri dovranno giustificare i loro bilanci. Il modello ebbe una notevole efficacia in Canada a metà degli anni Novanta, quando fu attuato dall’allora primo ministro Jean Chrétien. Il deficit fiscale britannico ammonta oggi a 156 miliardi di sterline.
Il cancelliere George Osborne – che si è incontrato col ministro delle Finanze canadese Jim Flaherty al G20 dei giorni scorsi in Corea del Sud – è il principale fautore del modello canadese, spiega il Daily Telegraph. Che segnala anche come il vice primo ministro liberaldemocratico Nick Clegg giochi il ruolo di tranquillizzatore dei cittadini e abbia dichiarato che gli inglesi non debbano temere i sacrifici “selvaggi” dell’era Thatcher.