Chi sarà il prossimo presidente polacco?
Secondo i sondaggi, Komorowski è in vantaggio su Kaczynski, fratello del presidente morto nell'incidente aereo di aprile
Tra un paio di settimane la Polonia dovrà eleggere il suo nuovo presidente. Le elezioni sono fissate per il prossimo 20 giugno e dovranno dare al paese una nuova leadership dopo il trauma dello scorso aprile, quando il presidente Lech Kaczynski morì in un incidente aereo con numerosi esponenti politici polacchi di spicco.
La presidenza è contesa da una decina di candidati, ma secondo gli analisti politici di Reuters le elezioni si risolveranno con una sfida tra i due rappresentanti delle principali forze politiche della Polonia. Uno dei due candidati, Bronislaw Komorowski presiede il parlamento e ha dunque temporaneamente sostituito Kaczynski alla presidenza del paese in attesa delle nuove presidenziali.
Nato nel giugno del 1952, Komorowski ha studiato storia presso l’Università di Varsavia dove si è laureato nel 1977. Durante il periodo comunista avviò la pubblicazione di alcuni fogli clandestini di opposizione e organizzò alcune manifestazioni di protesta finendo così nel mirino del regime, che lo condannò nel 1980 a un mese di prigionia. Sempre a causa del suo attivismo politico, fu internato durante il periodo della legge marziale. Le cose migliorarono con l’arrivo della democrazia, quando Komorowski iniziò ad assumere importanti incarichi politici, come la presidenza del Comitato parlamentare per la difesa nazionale tra il 1997 e il 2000 e il ministero della difesa l’anno successivo.
Per le imminenti elezioni, Komorowski potrà fare affidamento sull’appoggio del primo ministro polacco Donald Tusk, che guida anche il partito politico di centro Platforma Obywatelska (Piattaforma Civica) aperto al libero commercio e marcatamente europeista.
Il principale rivale di Komorowski, dicono gli analisti politici, rimane Jaroslaw Kaczynski, il fratello gemello del presidente polacco morto nell’incidente aereo. Jaroslaw è a capo del principale partito di opposizione, Prawo i Sprawiedliwość (Giustizia e Ordine), che sostiene politiche maggiormente nazionalistiche e non risparmia critiche nei confronti degli assetti dell’Unione Europea.
Jaroslaw Kaczynski è del 1949 e si è laureato in legge presso l’Università di Varsavia nel 1976. Nei primi anni Novanta ha fondato la fazione politica centrista Porozumienie Centrum, mantenendo il ruolo di presidente fino al 1998. Nel 2005 ha vinto le elezioni per diventare primo ministro con il partito Giustizia e Ordine, ma ha rinunciato all’incarico nel timore di influenzare il successivo voto degli elettori per l’elezione del nuovo presidente, al quale partecipava il fratello gemello Lech.
In seguito alle dimissioni del precedente primo ministro, nel luglio del 2006 Kaczynski è stato nominato premier e ha dato un indirizzo sostanzialmente conservatore al governo, respingendo alcuni disegni di legge sull’omosessualità e i diritti civili. Alle politiche del 2007, Giustizia e Ordine non è riuscito a mantenere una solida maggioranza ed è passato all’opposizione segnando la fine del governo Kaczynski.
I sondaggi finora condotti dimostrano che gli altri candidati alla presidenza seguono a grande distanza da Kaczynski e Komorowski e avrebbero dunque pochissime speranze. La loro presenza potrebbe comunque condizionare l’esito del voto: se nessuno dei candidati ottiene più del 50% dei voti viene indetto un secondo turno tra i due più votati. Dunque l’elezione decisiva potrebbe tenersi il prossimo 4 luglio.
Al momento i sondaggi raccolti da Reuters premiano Komorowski, dato al 47%, rispetto ai 33 punti percentuali per Kaczynski. Nel corso degli ultimi giorni la differenza potenziale di preferenze tra i due candidati è rimasta sostanzialmente invariata.