Le Coree fanno a chi fa la faccia più cattiva
Ieri la Sud Corea ha imposto un blocco commerciale ai prodotti nordcoreani
Le due Coree continuano a sfidarsi nell’escalation seguita all’accusa verso la Nord Corea di essere responsabile dell’affondamento di una nave da guerra sudcoreana lo scorso 26 marzo. Ieri il presidente sudcoreano Lee Myung-bak aveva indicato la Nord Corea come il nemico principale del paese, annunciando il blocco dei rapporti commerciali tra i due paesi (Slate aveva spiegato quali siano questi rapporti commerciali: materie prime metalliche, pesce, forza lavoro). Oggi la Nord Corea ha alzato la posta in gioco, decidendo di chiudere qualsiasi tipo di relazione tra i due paesi.
Come riporta il New York Times, sono diverse le misure attuate dal governo nordcoreano: il taglio di qualsiasi comunicazione tra i due paesi compreso un contatto della Croce Rossa sul confine; il divieto alle navi sudcoreane di attraversare le acque nordcoreane e agli aerei di attraversarne lo spazio aereo; l’espulsione di tutte gli impiegati — ma non degli operai — da una zona industriale gestita in modo congiunto nel nord della Nord Corea. L’Associated Press riporta inoltre che il regime di Pyongyang avrebbe già messo in stato d’allerta l’esercito, che conta un milione e mezzo di soldati.
Se sono ormai cinquant’anni che le due Coree sono ancora tecnicamente in guerra — i due paesi non hanno mai firmato alcun trattato di pace dopo la fine della Guerra di Corea nel ’53 — la tensione seguita all’affondamento di una nave da guerra sudcoreana da parte di un missile nordcoreano che il 26 marzo ha ucciso 46 marinai da qualche giorno sta suggerendo agli osservatori internazionali timori di un vero scontro militare: esercitazioni più intense sono in corso da qualche giorno da entrambe le parti.