Zuckerberg: opzioni per la privacy più semplici su Facebook
Il CEO del social network promette un sistema più semplice per gestire le opzioni sulla condivisione delle informazioni
Abbiamo fallito nell’offrire impostazioni sulla privacy chiare e semplici da utilizzare su Facebook. Mark Zuckerberg, il giovane CEO del social network, ha deciso di rispondere alle critiche delle ultime settimane e ha riconosciuto di aver fallito nell’offrire informazioni chiare per la gestione della privacy. Nelle prossime settimane, Facebook adotterà un nuovo sistema più semplice per le opzioni sulla riservatezza.
Scrive Zuckerberg in una lettera ripresa dal Washington Post:
La sfida è come un network come il nostro possa facilitare la contindivisione e l’innovazione, offrire controlli e possibilità di scelta e come rendere questa esperienza semplice per tutti. Questi sono problemi cui pensiamo continuamente. Quando introduciamo un cambiamento, cerchiamo di far tesoro delle lezioni che abbiamo imparato in precedenza. Il messaggio più importante che abbiamo ricevuto recentemente è che gli utenti vogliono controlli più semplici per la gestione delle loro informazioni. Per farla semplice: molti di voi ritenevano che i controlli fossero troppo complicati. La nostra intenzione era quella di darvi controlli per ogni impostazione, ma buona parte di questi non era ciò che volevate. Abbiamo mancato il punto.
Associazioni per la privacy e istituzioni, come l’Unione Europea e la Federal Trade Commission statunitense, avevano esposto le loro perplessità sul sistema per la gestione delle attività degli utenti su Facebook. Il social network ha come impostazione predefinita la condivisione di buona parte delle informazioni inserite dagli utenti sui profili e in molti non ne sono nemmeno a conoscenza. Modificare le impostazioni sulla privacy non è semplice e richiede in molti casi decine di passaggi e di voci da spuntare nei moduli del proprio profilo.
Zuckerberg conferma che nel corso delle prossime settimane il sistema per gestire informazioni e privacy su Facebook sarà sensibilmente rivisto. L’idea è quella di rispondere quanto prima alle richieste degli utenti, offrendo una soluzione più facile e intuitiva da usare. Il nuovo servizio permetterà di escludere anche le applicazioni realizzate dai partner del social network, che spesso utilizzano le informazioni sui profili senza fornire chiare indicazioni agli utenti.
«Ci siamo anche resi conto – prosegue Zuckerberg – che alcuni non capiscono come sono utilizzate le loro informazioni personali e temono possano essere condivise anche contro la loro volontà. Molte persone decidono di rendere visibili a tutti solo una parte delle loro informazioni così che gli altri li possano ritrovare su Facebook. Offriamo già dei controlli per limitare la visibilità di quelle informazioni e intendiamo renderli ancora più efficaci.»
Nella lettera il CEO conferma anche l’elenco dei cinque principali obiettivi per tutelare la riservatezza degli utenti sul social network:
– Hai il controllo su come le tue informazioni vengono condivise.
– Non condividiamo le tue informazioni personali con le persone o i servizi che non desideri.
– Non offriamo alcun accesso alle tue informazioni personali da parte degli inserzionisti pubblicitari.
– Non vendiamo e non venderemo alcuna informazioni su di te.
– Facebook sarà sempre un servizio gratuito per tutti.
Le nuove impostazioni sulla privacy da poco annunciate arriveranno ad alcuni mesi di distanza dalle ultime modifiche apportate da Facebook. La gestione della riservatezza rimane un serio problema per il social network, che conta ormai più di 400 milioni di iscritti. In più di una occasione, Zuckerberg ha dichiarato che il concetto di privacy si è ormai evoluto e che la condivisione online renderà meno evidente il confine tra pubblico e privato. Istituzioni, associazioni per la tutela della privacy e milioni di utenti non sono però d’accordo, e vogliono qualche risorsa in più per gestire le loro informazioni su Facebook.