Poi la gente muore
Guaritori, naturopati, lettori dell'aura e autori di oroscopi: la storia di Clara Palomba e di un paese che ignora la scienza
Clara Palomba è morta il 13 maggio 2008, a sedici anni, di diabete. Qualche mese prima i suoi genitori avevano deciso di sospendere la terapia di insulina che le permetteva di condurre una vita normale. Si erano rivolti a una guaritrice, omeopata, naturopata. Marjorie Randolph, in arte Maya. Diceva di essere esperta di antroposofia, una disciplina a metà tra la filosofia e la medicina alternativa.
Maya dice ai genitori di Clara che le punture di insulina non sono necessarie: e un mix di vitamine e integratori può essere sufficiente non solo a tenerla in buona salute, ma addirittura a guarirla. I genitori di Clara adottano la terapia, senza informare i medici. Dopo qualche giorno saltano una visita di controllo all’ospedale: pensano non serva più. Una settimana dopo Clara inizia a stare male.
Clara aveva troppa sete, beveva sempre e non si sentiva bene. Cominciò anche ad avere difficoltà della vista, caldo continuo, sensazione di soffocamento e persino delle strane macchie sulla pelle. I suoi genitori contattarono subito la “naturopata”: cosa succede? Cos’ha nostra figlia? Lei, la donna, rispose come fanno tutti i “naturopati”: è la disintossicazione, vostra figlia sta semplicemente espellendo le tossine causate dalla malattia e da tutti i farmaci assunti in questi anni. Non vi preoccupate, va tutto bene.
Le cose non migliorano, Clara non riesce più a muoversi dal letto: la naturopata continua a dire che tutto era normale. La madre di Clara deve trovare sua figlia in stato di incoscienza per convincersi a chiamare l’ambulanza, e i medici riscontrano un arresto cardiaco. Clara Palomba va in coma diabetico, e muore il giorno dopo.
La polizia arresta la naturopata Marjorie Randolph, in arte Maya, che viene indagata per omicidio volontario ed esercizio abusivo della professione medica. Muore agli arresti domiciliari il 16 gennaio 2009. Soffriva di ulcera gastrica e si curava con vitamine e minerali: un’ulcera perforata le procura un’emorragia interna. Anche i genitori di Clara Palomba vengono indagati, e ieri è arrivata la condanna di primo grado: tre anni e sei mesi di reclusione per il padre, due anni per la madre. Il reato è omicidio colposo. Nel corso del processo era stato ascoltato il padre di Clara: «Non vidi rischi, volevo fare una prova, volevo credere che ci potesse essere un modo per guarire dal diabete senza fare l’insulina». La ragazza non era d’accordo: «manifestò contrarietà a sottoporsi ad altre terapie». Ne discussero, in famiglia: Clara disse di «non voler più fare esperimenti». I genitori avevano deciso, e non misero al corrente i medici. «Non volevamo fare discussioni inutili con loro», ha detto il padre durante il processo.
Paolo Attivissimo, noto cacciatore di tesi antiscientifiche e critico di complotti e leggende metropolitane, ne ha scritto sul suo blog.
A volte mi chiedono perché mi accanisco contro le pseudoscienze. Perché spendo tempo e soldi a sbugiardare ufologi, astrologi, guaritori, sensitivi e chiaroveggenti. Perché sono così acido e tagliente nei miei giudizi. Mi chiedono “Ma che male fa? Sono credenze innocue…”.
No. Non sono innocue. Perché tutto questo clima di rifiuto della scienza, del buon senso, della ragione, per abbracciare fantasie esoteriche gestite da una manica d’incoscienti e pubblicizzate da uno stuolo d’irresponsabili è quello che ha generato due imbecilli come i genitori di Clara e quegli altri imbecilli dei loro amici che hanno dato il consiglio di rivolgersi alla ciarlatana.
Ho due parole per tutti quelli che pubblicano oroscopi, vendono macchinette che producono acqua miracolosa, vanno in TV a parlare di alieni stupratori e di piramidi friulane, rifilano braccialetti per migliorare le prestazioni sportive, propinano pastigliette che contengono il nulla cosmico, diagnosticano le malattie guardando l’aura, per tutti quelli che dicono che la medicina è un grande complotto delle multinazionali e le cure mediche si possono sospendere e sostituire con parole magiche, talismani e pozioncelle. Ho solo due parole. Clara Palomba.
Le parole di Attivissimo non sono esagerate: nei confronti dei suoi genitori non si può che avere una notevole dose di indulgenza, pensavano di poter guarire Clara, si sono trovati ad averla uccisa. Ma a dover essere processato sono un paese e una cultura che combattono una vittoriosa resistenza contro la scienza, contro la modernità, contro le scelte informate. Un paese che privilegia informazioni superficiali, dati forniti a caso, tesi esibite senza alcun fondamento. Un paese in cui scienza e logica sono trattate pubblicamente come dei modi di vedere le cose, suscettibili di essere contraddetti da altri modi. Un paese che dalla scuola ai media non fa niente per educare i propri cittadini, né renderli più colti e informati. Un paese dove si mette mano alla pistola a citare non la parola cultura, ma qualunque cosa vi si avvicini, dove si annuncia che si sconfiggerà il cancro non si sa come e dove i tagli finanziari riguardano sempre scuola e ricerca.
E nel dettaglio, un paese in cui questa disposizione consente il radicamento e la sopravvivenza di credenze, leggende, superstizioni e bigottismi, con l’avallo di istituzioni pubbliche e religiose e senza nessuna sanzione. Guaritori truffaldini, santi di turno e maghi e maghe vengono celebrati o semplicemente tollerati. Le persone colte li trovano divertenti, macchiette, e pensano di avere cose più serie a cui pensare. Le persone meno colte muoiono.