Kindle contro iPad
Amazon ha in cantiere una nuova versione di Kindle, si parla di touchscreen e giochi
Se ne parla da quanto si parla di iPad: cosa farà adesso Amazon con il suo Kindle, il primo lettore di libri elettronici a conquistare una sensibile fetta di mercato, ora minacciato da un apparecchio straordinariamente più versatile e rivoluzionario? E adesso che iPad sta avendo un buon successo, Amazon non resterà ancora a lungo a guardare. La società non ha fornito molti dettagli sulle prossime evoluzioni del proprio dispositivo, ma un certo fermento nel Lab 126, la struttura che sviluppa Kindle, suggerisce che qualcosa di nuovo sia ormai nell’aria.
Bits Blog, il blog di tecnologia del New York Times, segnala che negli ultimi giorni sono comparsi numerosi annunci di offerta di lavoro per il Lab 126, cosa che solitamente avviene a pochi mesi di distanza dal lancio di un nuovo prodotto. La possibile nuove versione del Kindle sarà chiamata a sfidare l’iPad e le sue numerose funzionalità per ora assenti nel lettore di Amazon. Il tablet di Apple offre uno schermo a colori sensibile al tocco, la possibilità di utilizzare applicazioni e giochi e, naturalmente, una funzione per leggere i libri in formato elettronico. Kindle, invece, cerca di fare una sola cosa e bene: riprodurre gli ebook su uno schermo eInk (inchiostro elettronico) non touchscreen, e offrire lo straordinario catalogo di Amazon.
Steve P. Jobs, l’amministratore di Apple, ha fatto riferimento a Kindle mentre presentava l’iPad iBookstore [l’area online dove acquistare i libri in formato elettronico, ndr] dicendo: “Ora, Amazon ha fatto un gran lavoro nello sviluppare per prima questa nuova funzionalità attraverso Kindle. E noi intendiamo partire da qui per andare un poco oltre”.
Ma ci sono davvero i margini per superare il successo di Kindle, ormai affermato sul mercato da alcuni anni? Difficile rispondere. Per ora Apple e Amazon stanno offrendo due modelli diversi per la fruizione dei contenuti digitali: Apple pensa a un tablet in grado di fare di tutto, dalla navigazione online alla visualizzazione dei video alle applicazioni, Amazon prosegue sulla strada del dispositivo per gli amanti dei libri alla ricerca di una soluzione pratica e portatile per leggere romanzi, saggi e giornali rinunciando alla carta. Due impostazioni diverse, che potrebbero però sovrapporsi un giorno.
Amazon ha recentemente acquisito la società Touchco specializzata nello sviluppo e nella produzione di schermi touchscreen. I display di nuova generazione prodotti da Touchco potrebbero finire nel Kindle, migliorando l’utilizzo del dispositivo che con i soli tasti risulta talvolta macchinoso. Alcune conferme indirette a questa ipotesi arrivano proprio dalla lista di posizioni lavorative aperte nel Lab 126. Si ricercano, per esempio, “Software Quality Assurance Engineer” e “Software Devolopment Test Engineer” per lo sviluppo finale di alcuni progetti e i test necessari per verificarne l’affidabilità. E non finisce qui, racconta sempre Bits Blog:
In aggiunta alla lista delle posizioni lavorative, alcun persone che lavorano con Amazon, e che non sono autorizzate a parlare pubblicamente dei prodotti in fase di sviluppo, dicono che alcuni rappresentanti di Amazon si sono incontrati con alcuni editori per confrontarsi sui nuovi giochi che la società spera di inserire nella nuova versione di Kindle.
Nonostante le indiscrezioni circolino ormai da acune settimane, non è ancora dato sapere quando vedrà la luce la nuova versione di Kindle chiamata a sfidare l’iPad e gli altri lettori di ebook. Un momento solitamente buono per presentare i nuovi prodotti è la fine dell’anno, quando i consumatori spendono più volentieri qualche soldo per le festività natalizie. La scadenza potrebbe essere dunque intorno alla fine dell’estate o al più tardi nei primi mesi dell’autunno.
I destini dell’iPad e di Kindle non sono comunque legati alle sole soluzioni tecniche, ma anche ai chiari di luna dell’editoria. Il settore degli ebook è in sensibile espansione e numerosi editori sono determinati a rivedere i loro contratti con i distributori per mettere insieme qualche soldo in più. La casa editrice Macmillan, per esempio, ci è già riuscita e ha la facoltà di modificare i prezzi dei propri libri offerti da Amazon per Kindle. Il modello dei prezzi fissi stabiliti dal distributore potrebbe tramontare, portando maggiore concorrenza tra i protagonisti del settore. Ottenere i contratti migliori per Apple e Amazon significherà poter offrire a prezzi più bassi e abbordabili gli ebook in catalogo, attirando così un maggior numero di lettori verso i propri dispositivi. E Steve Jobs in questo potrebbe essere avvantaggiato, osserva il New Yorker:
Al momento, Jobs è il miglior alleato degli editori. “Steve è molto fiero della scelta di Macmillan di aver puntato una pistola alla testa di Amazon” confida un insider. Ma nel lungo periodo Apple e Google [che offre l’anteprima online dei libri con il servizio Google Books, ndr] non saranno necessariamente dei partner migliori rispetto ad Amazon. Un giorno, si lamenteranno anche loro dei processi editoriali complessi e dei prezzi eccessivamente alti. Poco prima che l’iPad fosse messo in vendita, lo scorso 3 aprile, c’erano delle indiscrezioni sul fatto che Apple potesse vendere i best seller a un prezzo di circa 9,99 dollari. Apple ha accettato il modello per un anno e, come sanno bene gli editori, Jobs ha una storia, con la TV e le etichette discografiche, di grandi lotte per abbassare i prezzi.
La progressiva diffusione dei tablet e dei lettori di ebook potrebbe contribuire a far diminuire i prezzi, sia dei dispositivi che dei singoli libri in formato elettronico. Amazon ha buoni margini in entrambi gli ambiti: oltre al previsto arrivo di un nuovo Kindle con funzioni avanzate, la società ha intrapreso da mesi un modello più aperto e staccato dal proprio lettore. Amazon vende gli ebook non solo per i Kindle, ma anche per gli iPhone, gli iPod Touch, gli iPad e per numerosi altri smartphone. Le possibilità di guadagnarci, e molto, sono dunque solo in parte legate ai destini di Kindle.