Gli dai un dito

In mancanza d'altro, sui giornali si gioca al torna Veltroni

©Mauro Scrobogna /LaPresse
18-02-2009 Roma
Politica
Partito Democratico - dimissioni Veltroni
Nella foto: Walter Veltroni durante la conferenza stampa per illustrare i motivi delle sue dimissioni da segretario dei PD

Walter Veltroni, secretary of Democratic Party, resigned yesterday after the Sardinia regional election defeat
©Mauro Scrobogna /LaPresse 18-02-2009 Roma Politica Partito Democratico - dimissioni Veltroni Nella foto: Walter Veltroni durante la conferenza stampa per illustrare i motivi delle sue dimissioni da segretario dei PD Walter Veltroni, secretary of Democratic Party, resigned yesterday after the Sardinia regional election defeat

La riapparizione di Walter Veltroni non tanto sulla scena politica – dove è ancora lontana dall’avere una qualche concretezza – ma sulle pagine dei quotidiani, stamattina crea un effetto giorno-della-marmotta nel lettore. Libero ci apre persino la prima pagina, e dev’essere stata una ben pigra giornata, quella di ieri, o magari il direttore era via.

Aiuto, torna Veltroni

Secondo il sommario “Walter studia un’abbinata con Vendola. Terrore nel Pd, già massacrato dal “leader”. Il centrodestra confida che porti a termine la sua opera di distruzione della sinistra”. Si apprezzi l’uso del termine quasi ippico “abbinata” al posto del più esterofilo e frivolo “ticket”, in auge in anni recenti. Segue un articolo con battute sulla mancata partenza per l’Africa e tutto il repertorio necessario a tirare fino a pagina 3 compresa (a pagina 4 c’è Pannella con i racconti sulla sua vita sentimentale, assai presente su tutta la stampa del mattino).

Anche Repubblica sta su Veltroni, ma a pagina 13 e in forma già più dubitativa

Pd, il gelo di Bersani su Veltroni

Però, rispetto alle ipotetiche dietrologiche dei giorni scorsi, oggi siamo già a dare per certo “l’obiettivo finale di correre per la candidatura alla premiership”, riprendendo un editoriale di Europa di ieri sulle “ambizioni dell’ex sindaco di Roma”. Ieri Veltroni ha presentato la sua fondazione, spiegando che “non sarà una corrente perché non mi piacciono le correnti”, che in effetti è un argomento chiaro. Nello stesso articolo, si tocca per quattro righe l’unica vera questione concreta emersa nel Pd in questi giorni: l’eventuale smantellamento delle primarie. E Bersani scrive sulla sua pagina di Facebook, sommersa dalle richieste di chiarimenti: “Stiamo discutendo del nulla. Le primarie vanno fatte funzionare, non voglio eliminarle, né abolirle. Devono essere uno strumento aperto alla società civile, non un modo in cui il partito celebra la sua autosufficienza”. Come il partito celebri un’autosufficienza nel momento in cui si affida a tutti quelli fuori dal partito non è evidentissimo, e si registra che Bersani non ha esattamente detto “Le primarie non si toccano”.

Al Corriere preferiscono titolare sul sicuro, senza cercare  scenari nascosti o a venire:

Veltroni lancia «Democratica»

Che poi sarebbe il nome della fondazione. Alessandro Trocino, nell’articolo, azzarda senza fare nomi un “voci sul candidato premier del centrosinistra” solo nelle ultime righe, e il paese gliene è grato. Poco di più sulla Stampa, dove analogo articolo sulla fondazione ospita un sommario con consueta congiunzione iniziale che la piglia alla lontana: “E c’è già chi pensa stia puntando alla premiership”.
E così se ne vanno le giornate.