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  • Giovedì 6 maggio 2010

I Kirchner fanno la guerra a Clarìn

Lo scontro tra il governo argentino e il quotidiano nazionale Clarìn

Da qualche settimana sui muri di Buenos Aires sono iniziate a comparire le foto di alcuni dei giornalisti più in vista del quotidiano Clarìn con questa scritta: “Si può essere un giornalista indipendente e lavorare per chi è accusato di essersi appropriato dei figli dei desaparecidos?”.

L’allusione è a Ernestina Herrera de Noble, 84 anni, proprietaria del quotidiano Clarín, e accusata dall’associazione Abuelas de plaza de Mayo di essersi appropriata di due figli di desaparecidos durante la dittatura militare.

L’episodio è solo l’ultimo di una serie di attacchi contro i giornalisti più critici verso il governo di Cristina Kirchner – moglie dell’ex presidente dell’Argentina Nèstor Kirchner –  e secondo il quotidiano La Naciòn è il segnale che lo scontro tra i Kirchner e la stampa sta diventando sempre più intenso.

Un leggero déjà vu fa rabbrividire in questi giorni chi è abbastanza grande per ricordare il clima degli anni settanta, quella cultura politica della verità ufficiale impostata dal potere: l’intolleranza ostile verso quelli che non ti applaudono.

I manifesti sono anonimi e nessuno sa ufficialmente chi li abbia finanziati. Il governo li ha prima difesi pubblicamente dicendo che si trattava di esternazioni protette dalla libertà di espressione. Poi, dopo la reazione indignata di molti parlamentari e di tutta la stampa sudamericana, si è affrettato a smentire qualsiasi implicazione.

Molti dei giornalisti esposti nei cartelloni per le strade di Buenos Aires sono stati anche attaccati da un programma televisivo di Canal 7, e alcuni di questi hanno visto sparire dai loro programmi gli sponsor delle aziende vicine al governo.

Non ci sono bombe, né morti, né feriti come negli anni Settanta. Ma la strategia diffamatoria dei Kirchner e dei loro alleati per mettere a tacere i critici del governo ha attraversato un confine molto pericoloso.

Alle ultime elezioni legislative in Argentina, nel giugno 2009, il partito di Cristina e Nestor Kirchner aveva preso una brutta batosta perdendo la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Secondo El Paìs, i Kirchner non avrebbero perdonato al quotidiano Clarìn la sua dura opposizione durante quelle elezioni.

E La Naciòn sottolinea che la tendenza al “pensiero unico” non è cosa nuova per i Kirchner, che avrebbero da sempre avuto un atteggiamento ostile nei confronti di stampa e giornalisti, soprattutto se interrogati riguardo all’inchiesta sul loro patrimonio matrimoniale:

A partire dal 2003 ci sono stati innumerevoli casi in cui entrambi i Kirchner hanno definito i giornalisti schizofrenici, isterici, li hanno richiamati all’umiltà e all’autocritica e hanno maltrattato quelli che si permettevano di fare domande sull’inflazione o sul loro patrimonio matrimoniale.