Times Square: arrestato sospetto di origine pakistana
L'uomo stava cercando di lasciare gli USA: si chiama Shahzad Faisal
8.30: Shahzad Faisal sarebbe partito per il Pakistan un anno fa, poco dopo aver ottenuto la cittadinanza americana, e sarebbe ritornato negli Stati Uniti solo due mesi fa. Questo sembrerebbe essere il più forte elemento a favore della tesi di un piano concordato in ambito internazionale.
8.26: Secondo la CNN la decisione di Shahzad Faisal di partire verso Dubai avrebbe “forzato la mano” degli investigatori, che altrimenti lo avrebbero probabilmente seguito ancora qualche giorno, sperando di essere condotti dagli eventuali complici del tentato attentato. Il tentativo di fuga li avrebbe costretti ad arrestarlo, quando era già sull’aereo.
8,18: Shahzad Faisal sarebbe stato arrestato quando era già sull’aereo che l’avrebbe portato a Dubai, probabilmente per poi raggiungere il Pakistan. Gli agenti della polizia federale lo hanno intercettato e fatto scendere dall’aereo.
8,08: Ancora la Reuters conferma che Shahzad Faisal è accusato di aver portato l’autobomba a Times Square.
Aggiornamento delle 8,00: Secondo la Reuters Shahzad Faisal potrebbe apparire già oggi davanti ai giudici della corte federale di Manhattan.
Aggiornamento delle 7,33: È in corso una conferenza stampa del Ministro della Giustizia Eric Holder: l’uomo arrestato stava cercando di imbarcarsi su un volo per Dubai.
“Non posso dare ulteriori informazioni sugli sviluppi delle indagini in corso”.
Ancora Holder: “È chiaro che il fine di questo atto terroristico era uccidere cittadini americani”.
Articolo originale. Nella tarda serata di lunedì è stato arrestato all’aeroporto JFK di New York un cittadino americano di trent’anni di origine pakistana di nome Shahzad Faisal. L’uomo è probabilmente l’acquirente della Nissan Pathfinder usata come autobomba nel tentato attentato di Times Square, che era stata venduta sul sito Craigslist dal precedente proprietario e pagata in contanti. La polizia stava cercando il sospettato dalla mattina di lunedì, e aveva rivelato che si trattava di un cittadino residente in Connecticut di origine pakistana che aveva viaggiato in Pakistan di recente. Si pensa che al momento dell’arresto stesse cercando di lasciare gli Stati Uniti.
Nelle ore precedenti il Washington Post aveva riferito che “responsabili dell’amministrazione Obama” avrebbero indicato una pista internazionale rispetto al fallito attentato di sabato sera a New York.
Il fallito attentato esplosivo sembra sempre più essere stato coordinato da più di una persona in un progetto con legami internazionali. La rivelazione, anche se ipotetica, è arrivata con l’intensificarsi dell’attenzione della Casa Bianca sull’incidente di sabato
Nell’articolo, si dice che le stesse fonti hanno affermato sia troppo presto per escludere qualsiasi pista, ma che l’intensa attività investigativa sta facendo emergere nuove tracce. Un’altra fonte istituzionale ha detto al Washington Post
“non vi meravigliate se si troveranno dei legami internazionali. Stanno studiando alcuni segnali e vanno in quella direzione”