La Stampa chiude i blog dei lettori
I blogger della testata potranno mantenere i loro blog passando a un servizio a pagamento
I blog dei lettori della Stampa.it sono ormai prossimi all’estinzione. La testata torinese ha da poco confermato la chiusura del servizio che permette di avere gratuitamente un proprio blog sul portale. Il sistema è gestito da SixApart, società che amministra la piattaforma TypePad, che ha da poco richiesto un rinnovo del contratto ritenuto troppo oneroso dai responsabili del quotidiano.
I blogger della Stampa.it, una enclave di utenti solitamente molto attiva e produttiva, hanno ricevuto una email con i dettagli sulla prossima chiusura del servizio.
Per limitare il tuo disagio, non sarà interrotto il servizio attuale, che continueremo ad offrirti fino a fine anno: così nel frattempo avrai il tempo di decidere il da farsi in questi prossimi mesi del 2010 mentre prosegui senza cambio di piattaforma. Se volessi migrare a una piattaforma migliore, ti segnaliamo che Typepad offre un upgrade che caldeggiamo perchè ti permetterebbe di migrare senza perdere nulla di quanto postato finora.
La decisione della Stampa segna la fine di un interessante esperimento avviato cinque anni fa, sulla falsariga di iniziative analoghe messe in campo da altri quotidiani come Repubblica e Le Monde. Nel corso del tempo si era formata una valida risorsa per il giornale di Torino, che utilizzava e segnalava i post prodotti dai propri blogger nella pagina principale della versione online.
Se invece decidi di abbandonare il blog su questa piattaforma perchè lo spazio non sarà più gratuito, ci farebbe piacere se continuassi a dialogare con noi nelle varie finestre interattive che lastampa.it offre: non è detto che in un prossimo futuro non emergano nuove opportunità per sperimentare il citizen journalism. Ringraziandoti per l’attenzione, ti esprimo gratitudine per la fiducia che ci hai accordato finora e ti auguro buon proseguimento.
La novità, già nell’aria da qualche mese, è stata accolta tiepidamente dai blogger della Stampa. Entro fine anno dovranno decidere se mantenere il loro blog con una versione a pagamento o migrare verso altri lidi digitali, possibilmente gratuiti. L’idea di pagare per il servizio non piace a tutti, come racconta Bourbaki sul suo blog:
Penso che il mio blog non taglierà il traguardo del 1 gennaio 2011. Mi piaceva il mio piccolo spazio in cui tenere fuori dalla porta l’assillo economico. Capisco che per fare l’upgrade in fondo bastano pochi spiccioli, ma sono quegli spiccioli che a volte mi fanno la differenza, in attesa di prendere la strada definitiva verso un altro paese.