“Mondo cane”, il cielo nella stanza di Mike Patton
Il cantante dei Faith No More pubblica "Mondo cane", raccolta di vecchie canzoni italiane
Esce finalmente domani il disco che concretizza il vecchio e originale progetto di Mike Patton, più noto come cantante e leader dei Faith No More: il progetto che nasce dalla sua passione per le cover in genere e per le canzoni italiane degli anni Sessanta in particolare. Il titolo è quello che Patton gli diede da quando cominciò a far ascoltare dal vivo le sue interpretazioni: “Mondo Cane”.
L’idea nacque tre anni fa, quando Patton – che ha una moglie italiana ed è milanista – presentò dal vivo una scelta di vecchie canzoni italiane, con grande successo presso i suoi fans o i semplici passanti. Già con i Faith No More Patton si era spesso dedicato a deviazioni crooner dal repertorio più aggressivo della band per cimentarsi in cover dei Bee Gees, di Burt Bacharach o dei Commodores. La selezione di “Mondo cane” è descritta da Rockol:
Si va da grandi classici come “Il cielo in una stanza” e “Senza fine” di Gino Paoli a piccole perle da crooner ironico (“Che notte!” di Fred Buscaglione e “20 km al giorno” di Nicola Arigliano), da classici della canzone napoletana (“Scalinatella” di Bonagura-Cioffi) a successi “minori” come “L’uomo che non sapeva amare” di Nico Fidenco. “Ore d’amore”, in effetti, non è una canzone italiana: è la versione, con testo italiano di Franco Migliacci, di “The world we knew” di Frank Sinatra, che è stata incisa da Fred Bongusto nel 1968. Le riscoperte curiose sono curiose davvero: “Ti offro da bere” è una canzone di Gianni Meccia che Gianni Morandi aveva incluso nel suo secondo album, “Ritratto di Gianni”, nel 1964; “Quello che conta” è una canzone con testo del regista Luciano Salce su musica di Ennio Morricone, che Luigi Tenco cantava nella colonna sonora del film “La cuccagna” (1962) del quale era anche interprete; “L’urlo negro” (1967) è un beat quasi punk dei Blackmen, gruppo italiano (romagnolo, per la precisione) del quale non si ricordano altri episodi degni di nota; mentre “Deep down”, di Ennio Morricone, è una canzone tratta dalla colonna sonora di “Diabolik”, mitico film di Mario Bava del 1968 (dove era cantata da Christy – di cognome Brancucci, assai più nota per aver cantato “Amore amore amore amore” di Sordi-Piccioni, nella colonna sonora del film “Fumo di Londra”).
Mike Patton ha 42 anni ed è californiano. Divenne famoso dal 1989 quando fu arruolato dalla band dei Faith No More (sciolti nel 1998 ma tornati a suonare assieme nel 2009) ma nel tempo ha sviluppato diversi progetti artistici paralleli. Nella sua recensione a “Mondo cane” su Rolling Stone, Emilio Cozzi scrive:
“Elogiare le prodigiose capacità canore di Mike Patton è come dire che Michael Jordan è stato un grande cestista: ma dai?!”