I talebani pakistani rivendicano l’autobomba di New York
Il videomessaggio apparso su un sito islamista, ma mancano conferme credibili. L'altra pista su cui si indaga è quella della provenienza dell'auto
Aggiornamento delle 22,37: Una fonte anonima nell’intelligence pakistana ha detto a CBS News di non riporre grande fiducia nella rivendicazione apparsa su internet. “Non ci sono prove credibili sul fatto che i talebani siano in grado di sferrare un simile attacco al cuore degli Stati Uniti. Fare un video di rivendicazione di un attentato è molto più facile di fare un attentato”. Un’altra fonte confermerebbe la stessa tesi: “I talebani non sono in grado di colpire obiettivi così distanti, non sono un’organizzazione globale come Al Qaida”.
Aggiornamento delle 22,26: parla Obama, dalla Louisiana, tra vento e gabbiani, e ringrazia le autorità di New York e il sindaco Bloomberg.
Aggiornamento delle 21,30: è in corso una conferenza stampa (live, qui) del capo della polizia Raymond Kelly. “Nessuna prova di un collegamento dei talebani con l’attentato di New York”
Aggiornamento delle 21,22: a quanto pare non c’era nessun esplosivo nel “forno a microonde sospetto” trovato sul percorso della maratona di Pittsburgh.
Aggiornamento delle 21,19: Intanto, proseguono le indagini sulla Nissan usata come autobomba e sulla sua targa. In un primo tempo si era detto che il titolare della targa del Connecticut – non abbinata alla Nissan – avesse dichiarato di aver fatto demolire il pickup Ford che la portava. Successivamente una versione leggermente differente è circolata: che avesse venduto il pickup a un garage di autoricambi. La polizia ha interrogato un autoricambi di Stratford, Connecticut: Kramer’s Used Auto Parts.
Aggiornamento delle 20,38. La voce fuori campo direbbe che l’attacco è anche una risposta “all’interferenza e al terrorismo americano nelle nazioni musulmane, specialmente in Pakistan”. L’autenticità della rivendicazione non è stata ancora confermata, perché il video parla genericamente dell'”attacco”, senza fare riferimento all’autobomba o a New York. Un testo dorato su sfondo nero all’inizio del video si rallegra di questo “colpo devastante al Satana americano”. Il video è stato scoperto da SITE, un gruppo che monitora i siti internet dell’estremismo islamico e che è stato molto preciso in passato.
I pakistani talebani sono uno dei più grandi e sanguinari gruppi terroristi del Pakistan, hanno forti legami con Al Qaida e sono radicati nella zona al confine con l’Afghanistan. Il gruppo ha effettuato diversi attentati in Pakistan negli ultimi anni, la maggior parte di questi contro obiettivi pakistani. Se la rivendicazione fosse autentica, sarebbe la prima volta che il gruppo cerca di colpire un obiettivo fuori dall’Asia. L’anno scorso il suo leader Baitullah Mehsud aveva dichiarato di voler “sbalordire il mondo” attaccando Washington o direttamente la Casa Bianca.
Aggiornamento delle 20,17. L’Associated Press parla di un video della durata di un minuto, durante il quale il gruppo sostiene che l’attacco è una vendetta per la morte del suo leader Baitullah Mehsud – era ritenuto, tra le altre cose, responsabile dell’attentato che ha ucciso Benazir Bhutto – e per l’uccisione dei vertici di Al Qaida in Iraq cui faceva riferimento anche la Reuters. Il video mostrerebbe le immagini dei militanti morti, mentre una voce fuori campo legge il messaggio. Il video sarebbe sottotitolato in inglese.
19,16: La Reuters ha riferito alle 19,16 ora italiana che un annuncio su un noto “sito islamista” attribuisce a un gruppo di talebani pakistani la responsabilità del tentato attentato di Times Square, per vendicare l’assassinio dei due islamisti e “Martiri Musulmani” al-Baghdadi e al-Mahajer. I due nomi si riferiscono a due membri iracheni di Al Qaida morti il mese scorso durante un attacco dell’esercito iracheno alla casa dove si trovavano nella provincia di Salaheddin.