Fabio Caressa ha saltato lo squalo?
Per Aldo Grasso la telecronaca di Barcellona-Inter era in "stile Pellegatti"
Le telecronache di Fabio Caressa sono tema di discussione dalla vittoria dell’Italia ai mondiali del 2006, da quell'”abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene” che poi divenne praticamente un modo di dire, una frase da buttare lì nelle occasioni di particolare soddisfazione.
Ora però qualcuno pensa che il telecronista di punta di Sky stia esagerando, e in effetti il suo commento di Barcellona-Inter ha fatto storcere la testa a molti. Scrive Aldo Grasso sul Corriere della Sera di oggi:
La telecronaca di Caressa era in stile Pellegatti: ha urlato per tutta la partita, ha tifato da ultrà, ha preso a male parole alcuni giocatori del Barça, ha interpretato le decisioni dell’arbitro a senso unico (smentito poi da Gianluca Vialli, nei commenti da studio), ha cercato di superare il suo maestro nella prosa immaginifica: “Cazzuola e spatola, il muro dell’Inter si chiama Samuel”. […] Non so se in campionato Caressa tifi Inter, forse no. [Caressa tifa notoriamente per la Roma, ndr] Per questo è ancora più sorprendente la sua scelta espressiva: un racconto in trance agonistica, che ha annichilito il povero Marchegiani, costringendolo a un registro che non è il suo. Messi ha deluso, ma Caressa non deve fare il fenomeno per sostituirsi a Messi.
Di seguito l’introduzione di Caressa alla partita, poi la sintesi commentata. Vedete voi che ve ne sembra.
(foto: Sky)