Su Saturno c’è aria di tempesta
La sonda Cassini ha immortalato una sequenza di fulmini sul pianeta
La sonda Cassini della NASA ha immortalato alcuni lampi su Saturno. Le fotografie in sequenza fornite dalla sonda sono state utilizzate dai ricercatori per realizzare un breve filmato, il primo a mostrare una sequenza di lampi su un altro pianeta. Il video contiene anche il rumore del disturbo radio causato dall’emissione di luce sul corpo celeste.
Immagini e sonoro hanno permesso agli scienziati della NASA di confermare l’effettiva presenza dei lampi. I dati raccolti dimostrano che su Saturno si scatenano tempeste molto potenti, corredate da emissioni di luce paragonabili ai fulmini più luminosi che avvengono qui sulla Terra a milioni di distanza dal pianeta osservato dall’orbiter Cassini.
«La cosa interessante è che le tempeste su Saturno hanno un’intensità pari – o anche molto superiore – a quelle che avvengono sulla Terra. Si verificano però con minore frequenza, solitamente una alla volta nel pianeta e in un dato momento, un fenomeno che può poi durare per mesi» racconta Andre Ingersoll, uno dei responsabili dell’area imaging della missione Cassini.
Le immagini sono state scattate dalla sonda lo scorso 30 novembre per un tempo complessivo pari a 16 minuti. Nel video, da poco diffuso dalla NASA, si intravede un’enorme nuvola ampia circa 3mila chilometri illuminata dai fulmini. L’evento si è verificato a poche settimane di distanza da una precedente tempesta, la più lunga mai osservata dall’uomo nel sistema solare durata una decina di mesi tra gennaio e ottobre 2009.
Il sonoro è stato captato dai ricevitori della sonda Cassini e non è altro che il disturbo radio causato dai fulmini. Capita anche sulla Terra quando si ascolta la radio sulle onde medie nel corso di un temporale. Simili disturbi furono captati anche da una delle Voyager, lanciate dalla NASA nel 1977 per esplorare il cosmo. Cassini è stata invece lanciata nel 1997 e ha raggiunto Saturno nel 2004.