Ha vinto Clegg o ha vinto Cameron?
Secondo il Telegraph e il Times ha vinto Cameron, secondo Guardian e Independent ha vinto Clegg
Ricapitolando: secondo il Times e il Telegraph il secondo dibattito è stato vinto da David Cameron, mentre secondo il Guardian e l’Independent si è trattato di un’altra vittoria del liberaldemocratico Nick Clegg. Procedendo per esclusione, quindi, su una cosa sono d’accordo tutti: il primo ministro uscente Gordon Brown ha perso un’altra occasione per mettere in difficoltà i suoi avversari e rimontare lo svantaggio che lo separa da loro.
Il tema del dibattito era la politica estera: si è parlato di rapporti con l’Unione europea e gli Stati Uniti, di Iraq e di Afghanistan, di immigrazione e lotta al terrorismo. Pochi gli scambi particolarmente rilevanti: i tre hanno recitato con precisione i vari punti del loro programma, senza fornire elementi di particolare novità.
Nick Clegg è un liberale classico, la cui politica estera in Italia sarebbe ritenuta più o meno di sinistra: europeista convinto, contrario all’intervento militare in Iraq, molto severo con Israele, è stato più volte accusato da Brown e Cameron di essere antiamericano. Gordon Brown ha confermato la sua identità di politico pragmatico e concreto, parlando dei rapporti l’Europa e gli Stati Uniti come di risorse necessarie per combattere efficacemente la crisi economica e il terrorismo. David Cameron ha innovato molto la piattaforma del suo partito, ma non in politica estera. I conservatori rimangono una forza politica fondamentalmente isolazionista e anti-europea, al punto da aver lasciato il Ppe per unirsi negli scorsi mesi a un gruppo pieno di partiti di estrema destra (cosa che Brown e Clegg non hanno mancato di rinfacciargli durante il dibattito). Ma è proprio sui rapporti con l’Europa e sull’immigrazione che Cameron sembra aver convinto più dei suoi avversari, evidentemente meno in linea col pensiero dei cittadini britannici su questi temi.
Notevole però lo scambio di battute tra i tre sui Trident, i missili nucleari il cui acquisto da parte del governo è stato fortemente contestato sia dall’ala sinistra del Labour che dai libdem di Clegg, che si è anche vantato di essere l’unico leader a essersi opposto all’invasione dell’Iraq.
Brown ha detto a Clegg: “Nick, devi prenderne atto: prendi atto del pericolo che ci troviamo ad affrontare”. Cameron si è accodato: “Non pensavo che avrei detto queste parole: sono d’accordo con Gordon. Non possiamo prenderci questo genere di rischi”.
Tra gli appelli finali, invece, si è distinto quello di Nick Clegg, dalla retorica esplicitamente obamiana.
Ci sono persone che stanno diffondendo la paura per fermare il cambiamento. Invece sta succedendo qualcosa di eccezionale: la gente sta cominciando a crederci, sta cominciando a sperare che questa volta le cose possono andare diversamente. Non lasciate che qualcuno vi dica che le cose non possono cambiare. Possono.
Nelle prossime ore sapremo se Cameron avrà ripreso o no a guadagnare punti nei confronti dei suoi avversari. Sembra certo però che Clegg ha passato indenne il secondo dibattito, e quindi sarà molto complicato per Brown e Cameron riportare i liberaldemocratici sui valori di dieci giorni fa. Il prossimo dibattito – il terzo e ultimo di questa campagna elettorale – è fissato per il 29 aprile. Si parlerà di economia e i tre candidati si giocheranno le loro carte prima del voto del 6 maggio.