Un arsenale nella vecchia sede del Msi a Udine
A Udine, durante la ristrutturazione di un edificio che ospitava una sede del Msi, gli operai sfondano un controsoffitto e trovano di tutto
Un chilo e passa di tritolo in dodici cilindri da cento grammi l’uno, due bombe a mano, un otturatore per fucile, un caricatore vuoto per pistola, una mina antiuomo con accenditore, il corpo centrale di una bomba da aereo americana, cinque metri di miccia detonante. Non è il risultato di un’operazione antiterrorismo né il bottino sequestrato a una cosca mafiosa, bensì quanto alcuni operai hanno trovato dentro una vecchia sede del Movimento Sociale Italiano di Udine, che stavano ristrutturando. Alessandro Gilioli ha rilanciato in rete la notizia, citando la cronaca di Luana De Francisco sul Messaggero Veneto:
Sono stati gli operai della ditta incaricata della ristrutturazione alla quale l’edificio è attualmente sottoposto a notare la presenza della scatola e del resto del materiale bellico. Stavano rompendo il muro posto al di sopra di un’architrave, quando, insospettiti dal suono “vuoto” rimandato dalla parete, l’hanno sfondata e si sono ritrovati di fronte al piccolo arsenale. Al loro arrivo, attorno alle 11 di ieri, gli artificieri del Reparto operativo dei carabinieri del Comando provinciale di Udine, infatti, hanno avuto subito l’impressione di non maneggiare pezzi risalenti alla seconda guerra mondiale. Non tutti almeno, visto il buono stato di conservazione di diversi degli ordigni inventariati. Ma a insospettire ancora di più i militari è stata la data incisa sulla scatola di biscotti in metallo, nella quale era stata conservata una parte del materiale: 1947. Cioè, due anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Quanto basta, insomma, per fare sorgere più di un dubbio sulla collocazione degli esplosivi e per pensare di inoltrare sulla vicenda una notizia di reato alla Procura della Repubblica.