Tutti fermi per una simulazione al computer
Il modello che ha decretato lo stop ai voli non era basato su sufficienti osservazioni empiriche del fenomeno
Decine di migliaia di aerei sono rimasti a terra negli ultimi giorni per una simulazione al computer. Gli spostamenti della nube di ceneri vulcaniche proveniente dall’Islanda sono stati analizzati tramite alcuni modelli matematici, limitando le osservazioni empiriche sull’effettiva propagazione della nuvola. I dati sono stati analizzati dal MET Office, come scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung (traduzione di Presseurop):
La catena decisionale che ha portato al blocco dei voli su tutto il continente europeo si è attivata senza osservazione empirica né comparazione di dati. La simulazione su cui il mondo intero sta facendo affidamento viene dal Met Office, l’ufficio metereologico britannico. La prudenza delle autorità è comprensibile. Chi vorrebbe essere responsabile di un incidente? Non si tratta nemmeno di criticare per principio la pertinenza delle simulazioni. Il problema è che le simulazioni sono trattate come fatti compiuti e le decisioni sono prese senza tenere conto di altri elementi come l’esperienza e l’intuizione. Per non parlare del buon senso.
Numerose compagnie aree hanno lamentato le eccessive cautele adottate dagli enti che regolano il volo in Europa, affermando di poter volare in sicurezza nonostante la presenza delle ceneri in parte dei cieli europei. Il portavoce di Lufthansa, non ha molti dubbi in proposito:
Klaus Walher, portavoce della compagnia aerea Lufthansa, è un uomo che crede nella scienza. Eppure, osservando il cielo europeo desolato e sgombro, lamenta la mancanza d’intuizione e di buon senso. Walher vuole solo volare. La sua opposizione al blocco aereo è un passo importante nella storia della “critica della tecnologia”, una pietra miliare nella storia della società moderna che si priva del potere dei modelli matematici da essa stessa creati.
Oggi, comunque, in Italia si ricomincia a volare. Vulcano e principi di precauzione permettendo.