Calciopoli, la procura dice sì alle nuove intercettazioni
Nelle intercettazioni la telefonata di Facchetti a Bergamo: "Mandami Collina"
Nel giorno fondamentale per la riapertura del processo sportivo del 2006, gli avvocati di Moggi hanno chiesto al giudice del tribunale di Napoli l’acquisizione delle 75 nuove intercettazioni portate alla luce dei difensori dell’ex direttore generale della Juventus.
Accolto dalla pioggia e da un gruppetto di sostenitori juventini — al grido del cartello “Senti chi parla” diretto agli avversari interisti — Moggi ha esordito con il suo solito umorismo: “Non parlo. Parleranno solo i miei avvocati. Oggi ho un po’ di raucedine e non posso sforzare la gola”.
Nelle 75 intercettazioni depositate quest’oggi sono coinvolti molti che nel 2006 non erano mai stati citati come Moratti, Facchetti e Galliano, insieme a vecchi protagonisti come i due ex designatori arbitrali, Bergamo e Pairetto. La difesa dei legali di Moggi punta a un “o tutti o nessuno”, cercando di dimostrare come tutte le maggiori società — e non solo quelle incriminate quattro anni fa — fossero coinvolte nello scandalo calciopoli.
Moggi ha “vinto” questo primo turno delle nuove udienze, la procura ha infatti deciso di acquisire le nuove intercettazioni “in modo che possono essere vivaddio trascritte fedelmente e potremo così ragionare su dati veritieri”. La decisione finale spetta però al giudice Teresa Casoria, che la renderà nota il 20 aprile, data fissata per la prossima udienza in cui sarà ascoltato l’allenatore del Chelsea Carlo Ancelotti.
Moratti non ha voluto per ora commentare, affermando di non aver seguito gli sviluppi della vicenda.