Governo di transizione in Kirghizistan
L'ex ministro degli esteri Roza Otunbayeva presidente ad interim del nuovo governo
L’opposizione del Kirghizistan ha instaurato un governo di transizione sotto la guida dell’ex ministro degli esteri Roza Otunbayeva. Il nuovo governo dovrebbe restare in carica per sei mesi, al termine dei quali indirà delle elezioni, e in giornata è stato riconosciuto dalla Russia. Vladimir Putin ha smentito un ruolo attivo della Russia nelle rivolte dei giorni scorsi, confermando che “la Russia non ha alcun legame con questi eventi, che rappresentano un fatto puramente interno”. Il primo ministro russo non ha rinunciato però a esprimere un giudizio sull’ormai ex presidente Bakiyev, che si sarebbe “messo sullo stesso piano del suo predecessore”, Askar Akayev, suscitando la rabbia del popolo davanti alla corruzione e al nepotismo dei loro governi.
Kurmanbek Bakiyev era arrivato al potere nel 2005 con grandi speranze riformatrici, praticamente tutte tradite, ed era stato riconfermato lo scorso luglio a seguito di una elezione molto controversa. Già nel 2007 simili manifestazioni di protesta avevano chiesto le sue dimissioni, ma quella volta dopo due settimane la polizia riuscì a ristabilire l’ordine.