Gb, la prima volta dei dibattiti tra i candidati
Tre dibattiti per Brown, Cameron e Clegg, per la prima volta nella storia delle elezioni in Regno Unito
Da qui alle elezioni del 6 maggio i leader dei tre principali partiti del Regno Unito – Gordon Brown, David Cameron e Nick Clegg – saranno coinvolti in tre dibattiti televisivi. Per la prima volta nella storia della democrazia britannica i candidati alla carica di primo ministro si sfideranno in alcuni dibattiti all’americana. Perché? «Perché Brown è disperato», scrive laconicamente Annie Lowrey su Foreign Policy.
Nel sistema britannico gli elettori scelgono i partiti, e non direttamente i loro leader. Quindi anche se l’attività parlamentare ha da due secoli una ricca tradizione di dibattiti politici, e i primi ministri devono affrontare ogni settimana confronti serrati coi membri dell’opposizione, i candidati premier non si sono mai confrontati in televisione. Nel 1992 il Labour richiese un dibattito, ma i conservatori rifiutarono. Nel 1997 il primo ministro conservatore John Major pensava che mostrare alla nazione un vero dibattito potesse essere la carta giusta per sconfiggere il carismatico – ma giovane e inesperto – Tony Blair, ma le due parti non si accordarono sulle regole (in particolare sulla presenza del candidato liberaldemocratico) e non se ne fece nulla. Quattro anni dopo, nel 2001, Blair si avviava a vincere le elezioni a valanga e si rifiutò di partecipare a un dibattito televisivo col candidato conservatore William Hague. La stessa cosa successe nel 2005.
A questo giro un po’ di cose sono cambiate. Cameron e Clegg si sono detti disponibili a un dibattito televisivo già parecchi mesi fa e i network televisivi si sono organizzati di conseguenza, decidendo di tenere i dibattiti con o senza la presenza di Gordon Brown (il che la dice lunga sull’influenza e sull’attuale popolarità del primo ministro britannico). Brown è stato quindi costretto ad accettare, e manco così controvoglia: trovandosi in svantaggio, i dibattiti possono essere anche per lui una buona opportunità.
Il primo dibattito si terrà il 15 aprile e sarà concentrato sulla politica interna; il secondo si terrà il 22 aprile e sarà concentrato sulla politica estera e l’Unione europea; il terzo, fissato per il 29, vedrà al centro della discussione l’economia. Le regole sono già state fissate e ricalcano quelle dei dibattiti presidenziali statunitensi: il pubblico sarà equamente diviso tra i sostenitori dei partiti e le telecamere non potranno inquadrarlo durante le risposte dei candidati, ogni candidato avrà un minuto per rispondere alle domande del moderatore e un minuto per rispondere alle affermazioni dei suoi avversari.