Il Pd e l’acqua
Le larghe intese che non facciamo. Quelle con i cittadini. Titolo della Stampa di oggi, con fotonotizia: «Acqua pubblica, un mare di firme per il referendum». Occhiello: «Quasi un milione e mezzo, centomila in più per il divorzio, e senza l’aiuto dei partiti».
Ecco. Come scrive Marco Simoni in un bellissimo articolo sull’Unità, vanno benissimo le «larghe intese» (si fa per dire), ma poi non lamentiamoci se svanisce il «primato della politica». L’occhiello è ingeneroso e non corretto, sia chiaro. Tutti i circoli del Pd in cui sono stato hanno raccolto le firme per i tre referendum ma, grazie alla presa di posizione del Pd nazionale (che in sostanza era: non prendere posizione), questo è il risultato.
Provate a googlare: «Bersani referendum sull’acqua». Il primo risultato è questo: c’è un Bersani, ma è Marco, di Attac. Il secondo, invece, è questo. Pd: «No al Referendum sull’acqua». Peccato.