Quando i matematici sbagliano
A quanto pare i neutrini non vanno più veloci della luce: o perlomeno dal Cern hanno appena comunicato che nelle misurazioni «c’era un problema con il cavo in fibra ottica che connette il ricevitore gps usato per registrare i tempi di spostamento dei neutrini con una scheda nel computer». Cose da non credere. Ma non penserete mica che i matematici siano immuni da questo tipo di errori? Macché! La storia della matematica presenta tanti esempi di dimostrazioni che non lo erano affatto, o di assunzioni talmente tanto ovvie da risultare poi false. Non sto parlando delle fallacie che nascono apposta per “dimostrare” qualcosa di errato, come quelle che mostrano come 1=2 oppure che π = 2; e nemmeno delle congetture che poi si è scoperto essere false, visto che la definizione stessa di congettura lascia spazio ai dubbi. No, intendo proprio teoremi la cui dimostrazione è stata poi scoperta essere falsa; a volte si è riusciti a metterci una pezza, altre volte no.