Il commento omofobo di Lee Steele
Lee Steele, un giocatore dell’Oxford City, è stato licenziato per aver postato su Twitter un commento omofobo su Gareth Thomas, l’ex capitano della squadra gallese di rugby che ha dichiarato ormai qualche tempo fa la propria omosessualità. “E’ un atto seriamente contrario all’ethos del nostro club”, recita il comunicato ufficiale della società.
Riporto la notizia non solo perché vista da qui fa l’effetto di “uomo morde cane” ma anche per sottolineare che il “commento omofobo” non era una cosa particolarmente violenta e volgare, era quella che da noi si sarebbe qualificata come “una battuta”. L’incidente è nato dalla notizia che Gareth Thomas parteciperà alla versione vip del Grande Fratello e dal tweet di Lee Steele (testuale: “I wouldn’t fancy the bed next to Gareth Thomas #padlockmyarse”, tradotto: “Non mi andrebbe tanto il letto accanto a Gareth Thomas #michiudoilcxxoconunlucchetto”).
Poiché qui in Italia fintanto che non ricevi una coltellata non si tratta di omofobia, anzi se fai rilevare a uno che ha espresso un commento omofobo alla fine sei tu che gli devi chiedere scusa perché ovviamente stai tentando di conculcare la sua libertà di opinione, mi faceva piacere dare un piccolo esempio di cosa accade in paesi più maturi e civili del nostro. E stiamo parlando dell’Oxford City, una squadra di calcio, non dell’esercito della salvezza.