Pericle si sta rivoltando nella necropoli
Dopo aver visto il video del giovane cittadino deputato Paolo Bernini che dice «Non so se lo sapete ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno delle persone, è un controllo di tutta la popolazione. Con internet visto che molte coscienze mi si stanno svegliando queste verità stanno venendo fuori», mi sono convinto: siamo nella merda. Ha poi aggiunto: «Infatti nel Movimento 5 Stelle usiamo molto internet e siamo molto coscienti di questa cosa e andremo là a portare la voce dei cittadini».
Pericle si sta rivoltando nella necropoli. E questa è più grossa di quella sul fascismo delle origini, perché denota un approccio talmente acritico al nuovo, agli strumenti della rete e di conseguenza a tutti gli altri, una visione della partecipazione e della democrazia così ingenua ed elementare, e quindi pericolosa, che fa davvero tremare. Spero davvero che non siano tutti così i cittadini deputati (ecco perché non li fa parlare: li conosce! – Grillo mi faccia passare la battuta alla Grillo) e spero che Grillo abbia in mano la situazione. E se c’è qualche personalità di rilievo – voglio crederlo – spero che Grillo la faccia emergere al più presto.
Una cosa però va detta. Quei partiti che hanno bloccato il ricambio delle generazioni, se non quando costretti col coltello alla gola o per bieco opportunismo, che hanno fatto del controllo delle loro posizioni la priorità assoluta, che si sono disinteressati della società, quei partiti che hanno candidato gli Scilipoti e quelli che poi se lo sono preso e gli hanno dato voce, quei partiti che parlano da 15 anni di alleanze e di leggi elettorali, sono corresponsabili anche di quest’ulteriore sfondamento della nostra concezione di vita democratica. Hanno contribuito a farci accettare l’idea che una classe dirigente possa ridursi a questo.