La missione spaziale cinese Chang’e 6 ha portato sulla Terra alcuni campioni di suolo lunare

La capsula contenente i campioni lunari poco prima dell'atterraggio nella Mongolia Interna, Cina (CNSA)
La capsula contenente i campioni lunari poco prima dell'atterraggio nella Mongolia Interna, Cina (CNSA)

Poco dopo le 8 del mattino di martedì 25 giugno la missione lunare cinese senza equipaggio Chang’e 6 è tornata sulla Terra, portando con sé alcuni frammenti di suolo della Luna raccolti dal suo emisfero nascosto. La capsula contenente i campioni è atterrata nella Mongolia Interna, una regione autonoma della Cina, rallentata nella sua discesa da un paracadute. I campioni saranno ora recuperati e analizzati per verificare le caratteristiche del suolo lunare in un’area raramente esplorata. È la prima volta che del suolo della faccia nascosta della Luna viene trasportato sulla Terra.

Operazioni di recupero della capsula spaziale contenente i campioni di suolo lunare (CNSA)

Chang’e 6 è la sesta missione del Programma cinese per l’esplorazione lunare iniziato nel 2007 con Chang’e 1, la prima iniziativa per raggiungere l’orbita lunare. Chang’e è il nome della dea della Luna in diverse mitologie cinesi e, missione dopo missione, l’iniziativa ha permesso alla Cina di compiere grandi progressi nelle complicate attività per raggiungere il suolo lunare. L’obiettivo fu raggiunto una prima volta da Chang’e 3 nel 2013, rendendo la Cina il terzo paese nella storia a compiere un allunaggio controllato dopo gli Stati Uniti e la Russia ai tempi dell’Unione Sovietica.