Il parlamento slovacco ha approvato la contestata riforma della televisione pubblica locale

Una protesta in Slovacchia contro la riforma della televisione pubblica, a marzo del 2024
Una protesta in Slovacchia contro la riforma della televisione pubblica, a marzo del 2024 (Pavol Zachar/TASR via AP)

Giovedì il parlamento della Slovacchia ha approvato la contestata riforma della televisione pubblica locale, che prevede un maggior controllo del governo sui media e contro cui nei mesi scorsi erano state organizzate proteste per la libertà d’espressione. La riforma prevede la sostituzione della dirigenza dell’emittente pubblica del paese, Radio e Televisione della Slovacchia (RTVS), con un consiglio di supervisione nominato dal governo. RTVS cambierà inoltre nome in Slovacchia Televisione e Radio (STVR). La legge entrerà in vigore a luglio, dopo la firma del presidente Peter Pellegrini, eletto da poco col sostegno del governo, filorusso e populista e guidato dal primo ministro Robert Fico.

La riforma della televisione pubblica slovacca è stata approvata con 78 voti favorevoli (il parlamento slovacco, unicamerale, ha 150 deputati in tutto): dopo l’approvazione i deputati e le deputate dell’opposizione sono uscite dall’aula in segno di protesta. La ministra della Cultura Martina Simkovicova, ideatrice della riforma, l’ha difesa dicendo che garantirà il rispetto del pluralismo e della democrazia.