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  • Mercoledì 19 giugno 2024

È morto Satnam Singh, il lavoratore indiano che aveva perso un braccio sul lavoro a Latina

Era ricoverato da lunedì in gravissime condizioni, la procura ha aperto un'inchiesta per omissione di soccorso e omicidio colposo

Una foto di un bracciante nei campi che raccoglie insalata
Un lavoratore bracciante a Maccarese, vicino a Roma (TANIA/CONTRASTO)
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Mercoledì è morto Satnam Singh, il lavoratore indiano 31enne che la lunedì aveva perso un braccio mentre stava lavorando nei campi intorno a Latina.

Singh è morto all’ospedale San Camillo di Roma, dove era stato portato lunedì scorso in elicottero in seguito a un incidente avvenuto fra Borgo Santa Maria e Borgo Montello, due frazioni di Latina. Mentre era al lavoro in un campo è stato schiacciato da un macchinario, che gli aveva tranciato il braccio destro e schiacciato entrambe le gambe.

Stando alle prime ricostruzioni, dopo l’incidente i suoi datori di lavoro – che impiegavano Singh da due anni senza un regolare contratto – non avrebbero chiamato i soccorsi, lo avrebbero semplicemente lasciato davanti a casa, con il braccio tagliato poggiato su una cassetta per la raccolta degli ortaggi. Singh sarebbe stato portato in ospedale in un secondo momento dopo una chiamata dei vicini, e nei giorni successivi ha subìto numerose operazioni, ma è morto per via delle ferite mercoledì mattina.

Singh era arrivato in Italia tre anni fa insieme a sua moglie, che lavorava con lui nella stessa azienda agricola, che coltiva zucchine e angurie. Anche lei come Singh non aveva un regolare contratto. Nella provincia di Latina vivono da anni migliaia di braccianti indiani di religione sikh, che spesso lavorano in condizione di gravissimo sfruttamento.

La procura di Latina ha aperto un’inchiesta per omissione di soccorso e omicidio colposo, e diversi giornali e agenzie di stampa scrivono che tra le persone indagate ci sarebbe il titolare dell’azienda. La sindaca di Latina, Matilde Celentano, ha detto che il comune si costituirà parte civile in un eventuale processo.

Nel corso del “question time” alla Camera, dove il governo risponde alle domande dei parlamentari, la ministra del Lavoro Marina Calderone ha detto che il contrasto al lavoro non regolarizzato è «al centro dell’agenda del governo». Calderone ha parlato di un piano di «repressione e prevenzione», ma non ha fornito particolari dettagli sull’iniziativa. La senatrice del Partito Democratico Annamaria Furlan, che fa parte della commissione Lavoro del Senato, ha annunciato una interrogazione parlamentare ai ministri del Lavoro, dell’Interno e dell’Agricoltura sulla questione del caporalato e dello sfruttamento del lavoro.

La Regione Lazio ha intanto annunciato che si farà carico delle spese per il funerale di Singh e che in caso di processo si costituirà parte civile.