Donald Trump è stato multato per aver violato l’ordine che gli vietava di fare commenti sulle persone coinvolte nel suo processo

Donald Trump fuori dal tribunale di Manhattan il 30 aprile del 2024
Donald Trump fuori dal tribunale di Manhattan il 30 aprile del 2024 (AP Photo/ Seth Wenig, Pool)

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato multato per oltraggio alla Corte, per aver violato ripetutamente l’ordine che gli vietava di fare commenti sulle persone coinvolte nel processo penale in corso contro di lui a New York, quello per il presunto pagamento illecito all’attrice di film porno Stormy Daniels. Il giudice Juan Merchan aveva imposto un provvedimento, chiamato gag order, per impedire a Trump di esprimere commenti potenzialmente lesivi sui testimoni e su altre persone coinvolte nel caso. Tuttavia, secondo Merchan, l’ex presidente ha violato nove volte il provvedimento, per esempio definendo «un bugiardo seriale» il suo ex avvocato Michael Cohen, che sarà uno dei principali testimoni.

Il giudice ha stabilito una multa totale di 9mila dollari, mille per ciascuno dei nove commenti fatti da Trump tra il 10 e il 17 aprile e che a suo dire hanno violato il gag order. Ha inoltre aggiunto che in caso di ulteriori violazioni valuterà anche misure di detenzione. Trump ha commentato la multa dicendo che il giudice gli ha tolto il suo diritto costituzione alla libertà di espressione. La multa di 9mila dollari è assai contenuta, ma le misure di detenzione sarebbero inedite per un ex presidente statunitense.

Il processo in corso riguarda un pagamento di 130mila dollari non rendicontato correttamente che Trump avrebbe fatto nel 2016 per comprare il silenzio di Daniels su un rapporto sessuale avvenuto una decina di anni prima. Se ritenuto colpevole Trump rischia un massimo di quattro anni di carcere. Oltre a quello iniziato lunedì, Trump è imputato in altri tre processi penali: è accusato di aver cercato di sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali del 2020; di aver tentato di cambiare i risultati ufficiali delle stesse elezioni nello stato della Georgia; e di aver conservato alcuni documenti governativi riservati nella sua villa di Mar-a-Lago, in Florida.

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