Madeline McIntosh si è dimessa da amministratrice delegata della divisione statunitense di Penguin Random House

Madeline McIntosh (Photo by Dia Dipasupil/Getty Images)
Madeline McIntosh (Photo by Dia Dipasupil/Getty Images)

Madeline McIntosh si è dimessa da amministratrice delegata di Penguin Random House U.S., la divisione americana di Penguin Random House, la più grande casa editrice di libri al mondo: è la terza persona tra i vertici del gruppo a dimettersi in meno di due mesi, dopo che a inizio dicembre lo avevano fatto prima Markus Dohle, amministratore delegato dell’intero gruppo editoriale (quindi a capo anche della divisione britannica), e poi la presidente Gina Centrello. McIntosh ha detto che resterà in carica finché non si sarà stabilita una nuova struttura di leadership aziendale.

Negli ultimi due anni Penguin Random House, che è la prima dei cosiddetti “Big Five”, “Grandi Cinque”, dell’editoria mondiale, aveva cercato di comprare Simon & Schuster, un altro dei Big Five, ma la fusione era stata osteggiata dall’amministrazione del presidente statunitense Joe Biden, ricorrendo a un tribunale federale. Il 31 ottobre un giudice aveva dato ragione al governo americano stabilendo che l’acquisizione avrebbe danneggiato in modo sostanziale la competitività nel mercato editoriale: la mancata acquisizione era stata alla base delle dimissioni di Markus Dohle a dicembre.

McIntosh ha 53 anni ed è considerata una delle persone più importanti dell’editoria americana. Iniziò a lavorare in Penguin Random House nel 1994. Lasciò brevemente l’azienda nel 2008 per lavorare ad Amazon, ma tornò dopo un anno e mezzo come presidente delle vendite. Era amministratrice delegata della divisione americana del gruppo dal 2018.