Cosa sappiamo del sindacalista morto durante un presidio nel novarese

Si chiamava Adil Belakhdim ed è stato investito da un camion mentre partecipava a un'azione sindacale davanti alla sede logistica di LIDL

(ANSA)
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Venerdì mattina il sindacalista italiano di origine marocchina Adil Belakhdim è stato investito e ucciso da un camion mentre stava partecipando a un presidio di lavoratori davanti alla sede logistica di LIDL a Biandrate, in provincia di Novara. Non è chiaro se l’autista del camion si sia accorto di aver investito l’uomo, ma dopo essersi allontanato dal magazzino è stato bloccato in autostrada dai carabinieri, che lo hanno poi interrogato alla caserma di Novara. Nel pomeriggio è stata diffusa la notizia che il conducente, un italiano di 25 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale, resistenza e omissione di soccorso.

Belakhdim aveva 37 anni, era il coordinatore dei SI Cobas di Novara e stava manifestando assieme a una ventina di addetti alla logistica del magazzino davanti ai cancelli dell’azienda. Secondo le testimonianze dei presenti citate da Repubblica, i lavoratori avrebbero avuto una discussione con l’autista del camion perché il presidio bloccava il passaggio dei mezzi. A quel punto, l’autista avrebbe forzato il blocco, travolgendo e trascinando per una decina di metri Belakhdim, uccidendolo. Al contempo avrebbe urtato anche altre due persone che sono state trasportate in ospedale in condizioni non gravi.

Il presidio era stato organizzato dal sindacato Si Cobas, che chiedeva migliori condizioni di lavoro e il riconoscimento di livelli contrattuali superiori agli addetti del magazzino di LIDL, la maggior parte dei quali sono di origine straniera. Dopo la notizia della morte di Belakhdim, i sindacati hanno indetto immediatamente due giorni di sciopero dei lavoratori di tutte le aziende del polo logistico per sabato e domenica. La situazione davanti al magazzino di LIDL rimane ancora piuttosto tesa e i manifestanti continuano a bloccare tutti gli accessi sia in entrata sia in uscita.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto di essere «addolorato» per la morte di Belakhdim e ha chiesto che si «faccia luce» sulla vicenda. Il segretario della CGIL di Novara Attilio Fasulo, arrivato a Biandrate, ha detto al Corriere della Sera che sia l’autista del camion sia Belakhdim sono «entrambi vittime» delle tensioni che stanno crescendo in diverse aziende legate al settore della logistica in tutto il nord Italia.

Nelle ultime settimane i sindacati hanno organizzato presidi e proteste davanti a numerosi magazzini e centri logistici per protestare contro chiusure e cattive condizioni di lavoro, e spesso si sono generati scontri e tensioni: la settimana scorsa, nove persone erano rimaste ferite a seguito di uno scontro violento davanti ai cancelli di un’azienda di logistica in provincia di Lodi.