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  • Giovedì 21 marzo 2019

Il contratto più ricco nella storia dello sport nordamericano

Mike Trout, probabilmente il più forte giocatore di baseball della sua generazione, resterà con i Los Angeles Angels per altri 12 anni in cambio di 430 milioni di dollari

Mike Trout nell'ultimo All-Star Game della Major League Baseball (Getty Images)
Mike Trout nell'ultimo All-Star Game della Major League Baseball (Getty Images)

La 150ª stagione regolare del baseball professionistico nordamericano inizia questa settimana con le due partite fra Oakland Athletics e Seattle Mariners in programma a Tokyo, in Giappone, tra mercoledì e giovedì. Nonostante le prime partite stagionali della Major League vengano disputate frequentemente all’estero per motivi commerciali, il vero e proprio inizio del baseball è da sempre l’Opening day, la giornata inaugurale della stagione, considerata parte della cultura americana per il suo significato simbolico di ripresa, non solo sportiva. Quest’anno l’Opening day si terrà il 28 marzo.

In questi giorni di attesa per l’inizio del baseball, negli Stati Uniti si sta parlando molto del rinnovo contrattuale del giocatore più forte del campionato e probabilmente della sua generazione, Mike Trout, esterno centro dei Los Angeles Angels. Mercoledì Trout ha infatti firmato il contratto più redditizio nella storia dello sport nordamericano, dal valore di 430 milioni di dollari (380 milioni di euro) distribuiti nell’arco di dodici anni (circa 31 milioni di euro a stagione). Trout è diventato così il primo giocatore di baseball ad aver firmato un contratto superiore ai 400 milioni di dollari.

Trout ha 27 anni e sta entrando nella fase migliore della carriera per un giocatore di baseball. Nonostante sia originario del New Jersey e tifoso fin da bambino dei Philadelphia Phillies, esordì nel professionismo con gli Angels nel 2011 senza mai più lasciarli. Nel 2014 firmò il suo primo rinnovo contrattuale, della durata di quattro anni, il quale prevedeva però l’opzione per estenderlo di altre due stagioni dopo il 2018. Nelle ultime settimane, tuttavia, il mercato della Major League è stato scosso dalla cessione dell’esterno destro dei Washington Nationals, Bryce Harper, ai Philadelphia Phillies. Harper è passato ai Phillies da free agent, cioè da giocatore senza contratto, firmandone uno nuovo della durata di tredici anni per 330 milioni di dollari complessivi: il contratto più redditizio nel baseball, almeno prima del rinnovo di Trout.

Dopo l’ingaggio con i Phillies, Harper aveva fatto una specie di appello a Trout, chiedendogli di trasferirsi a sua volta a Philadelphia, nella squadra per cui fa il tifo, per dare inizio a un ciclo vincente potenzialmente molto lungo. Ma con tante altre squadre interessate a ingaggiare Trout da free agent, gli Angels non hanno voluto correre alcun rischio e hanno iniziato la trattativa per il rinnovo, rendendolo in pochi giorni il secondo sportivo più pagato al mondo dopo il calciatore Lionel Messi — che dal Barcellona percepirà 76 milioni di euro lordi anche nel 2019 — e il più pagato all’anno negli sport nordamericani (LeBron James e Stephen Curry prendono 27 e 30 milioni di euro da Lakers e Warriors, mentre la paga di Tom Brady, quarterback dei New England Patriots, è inferiore al milione, ma solo perché all’ultimo rinnovo ha ricevuto un bonus alla firma di 24 milioni di euro e il suo contratto viene rimodulato di frequente).

Analisti ed esperti di baseball sono più o meno tutti d’accordo nel definire la trattativa un vero affare, ma per gli Angels più che per Trout. Secondo l’infrastruttura statistica chiamata Wins Above Replacement (WAR), il calcolo sabermetrico più completo del baseball, usato per sommare tutti i contributi di un giocatore alla squadra, l’apporto garantito da Trout nell’ultima stagione disputata con gli Angels corrisponderebbe almeno a uno stipendio annuale di 79 milioni di dollari. Secondo il servizio di raccolta dati FanGraphs, anche le prestazioni fornite negli anni precedenti corrisponderebbero a paghe annuali nettamente superiori ai 36 milioni di dollari che Trout riceverà nei prossimi dodici anni: nel 2017 avrebbe fornito prestazioni per 55 milioni di dollari, l’anno prima per 78 e l’anno ancora precedente 74.

Che Trout sia uno dei giocatori più preziosi della Major League, comunque, era evidente da tempo. Pur non avendo ancora vinto le World Series con gli Angels, nei suoi primi sette anni da professionista è stato eletto due volte miglior giocatore della lega e non ha mai mancato una selezione per l’All-Star Game. È uno dei sette giocatori nella storia della MLB ad aver totalizzato più di 200 fuori campo, 150 basi rubate e 750 run. Dopo il suo rinnovo la pressione sugli Angels è inevitabilmente salita: all’ex franchigia della Disney, dal 2003 di proprietà del miliardario statunitense di origine messicana Arte Moreno, viene chiesto ora di costruirgli attorno una squadra in grado di vincere le World Series per la prima volta dal 2002.